“Anti(g)one City”, la voce della comunità alessandrina è salita sul palco
In piazza Santa Maria di Castello lo spettacolo della Compagnia Stregatti ha coinvolto scuole, donne, giovani e associazioni per riflettere insieme su fragilità, potere e partecipazione
ALESSANDRIA – Si è svolto con successo in piazza Santa Maria di Castello ad Alessandria lo spettacolo “Anti(g)one City – Antigone nella nostra città”. Ideato dalla Compagnia Teatrale Stregatti nell’ambito del progetto “Un Teatro di Comunità per la Comunità”, vincitore del bando “Capitale Urbano 2024/2025” del Comune di Alessandria.
L’evento rientrava nel Lotto n. 3 Progetto= Rinascita. E ha messo in scena un’originale riscrittura corale del mito di Antigone in chiave urbana e contemporanea, coinvolgendo cittadine e cittadini in un’esperienza teatrale pubblica, civile e partecipata.
Sul palco, a dar vita al racconto, studenti e studentesse di istituti superiori e professionali, il Circolo delle Donne, mediatori e mediatrici interculturali. Oltre ai professionisti della compagnia Stregatti, suddivisi in tre cori simbolici: uno maschile, uno femminile e uno coreutico. Un grande coro cittadino, come nelle tragedie greche del V secolo, ha affrontato temi urgenti come la fragilità giovanile, la violenza sulle donne, il potere e il dovere nella Polis.
Partecipazione e identità condivisa
“Credo fortemente che il teatro sia uno degli strumenti di riflessione, crescita e inclusione più efficaci”, ha dichiarato Roberta Cazzulo, assessore alle Politiche sociali del Comune di Alessandria. Sottolineando come “progetti come questo rappresentino un valore aggiunto per la collettività, in un’epoca di profonde trasformazioni. Vogliamo generare nuove forme di partecipazione, stimolare la coesione sociale e costruire un’identità condivisa tra le persone e nei quartieri. Per una città più viva e sicura”, ha aggiunto.
Il progetto ha dimostrato la forza del “fare rete” tra scuole, istituzioni, realtà associative e artistiche: un modello efficace di cittadinanza attiva e rigenerazione culturale. Non è solo uno spettacolo, ma una vera dichiarazione di intenti collettivi. Mettere al centro il teatro come linguaggio comune, per affrontare, comprendere e trasformare insieme il presente.