Mesotelioma: riparte la ricerca dalle ceneri dell’ex Ufim
Questa mattina il Comitato Strategico Regionale Amianto ha dato l'approvazione definitiva all'avvio della seconda fase
CASALE – Questa mattina il Comitato Strategico Regionale Amianto ha dato l’approvazione definitiva (e tanto attesa) all’avvio della seconda fase del progetto di ricerca clinica, preclinica e traslazionale sul mesotelioma, coordinato dalla professoressa Irma Dianzani dell’Università del Piemonte Orientale e dalla dottoressa Federica Grosso, responsabile della SSD Mesotelioma degli ospedali di Casale Monferrato e Alessandria.
Il progetto, fortemente sostenuto da Afeva, l’associazione dei famigliari delle vittime dell’amianto, nasce dalle ceneri dell’attività dell’ex Ufim, l’unità funzionale interaziendale mesotelioma Aso Al – Asl Al fondata nel 2013 che avrebbe dovuto primariamente occuparsi di un progetto di ricerca finalizzato ad individuare le cause della malattia.
Un percorso lungo e tortuoso verso la ricerca per il mesotelioma
Diverse sono state le tappe che hanno portato a questo importante nuovo risultato. A inizio 2022, Afeva aveva lamentato una «situazione molto preoccupante» in merito all’attività della ex Ufim, all’epoca già divenuta SSD (struttura semplice dipartimentale) Mesotelioma dell’Asl Al.
In particolare l’associazione si preoccupava della diminuzione del personale dedicato all’ex Ufim, che ancora nel 2017, sotto l’amministrazione Palazzetti, veniva definito come un «progetto di respiro nazionale ed europeo» con la speranza che diventasse «un riferimento di alto livello».
Ma non solo: nel 2022 c’era anche il tema del rischio che a risentirne fosse la ricerca, e in particolare un progetto in quattro fasi in collaborazione con altri centri nazionali finanziato tramite un fondo creato con i risarcimenti ottenuti dalle vittime di mesotelioma e dei loro famigliari dalla Eternit.
La prima fase di lavori infatti si era conclusa nel 2021, ma l’attivazione della seconda aveva subito una lunga battuta d’arresto (perdurata fino ad oggi). D’altra parte ci si trovava ancora in piena emergenza sanitaria da Covid-19, come avevano sottolineato alcuni. Ma era «una scelta oppure qualcuno inciampa senza volere?» si era chiesta già a suo tempo Afeva.
All’epoca, l’allora sindaco di Casale Federico Riboldi e, in quanto tale, presidente del Comitato, aveva ridimensionato le preoccupazioni dell’associazione. «Il fondo per la ricerca sul mesotelioma deve essere usato nel momento utile e si sta cercando di farlo al meglio. Bisogna fare in modo che i soldi arrivati dalle transazioni delle vittime non vadano sprecati».
Un vaticinio che, con circa 4 anni di ritardi, si è rivelato poi realistico. E oggi, finalmente, i tempi sembrano maturi per procedere senza ulteriori «inciampi senza volere». D’altra parte, sono “solo” passati due anni dalla fine dell’emergenza sanitaria da Covid-19…
Il commento di Afeva
«Stamattina il Comitato Strategico Regionale Amianto, presenti gli assessori Sanità e Ambiente Regionali (Federico Riboldi e Matteo Marnati) e le derivanti istuzioni con competenze locali e regionali, ha finalmente approvato (definitivamente!) il progetto di Ricerca Clinica, Preclinica, Traslazionale sul Mesotelioma. Come Afeva, unitamente alle altre associazioni e ai sindacati, presenti in questo Comitato, abbiamo espresso la nostra soddisfazione per il lavoro svolto. A tal proposito ringraziamo in particolare il professor Massimo Aglietta, coordinatore della Rete Oncologica Regionale e i suoi colleghi e le responsabili scientifiche del Progetto. Un impostazione volta a garantire una ricaduta positiva sul territorio, sia ottimizzando le nostre strutture sanitarie che i trattamenti e le cure» ha commentato la notizia Bruno Pesce, coordinatore alla sanità di Afeva.