Camper della salute: Asl Al illustra il progetto per Ovada e Acqui
Più prevenzione nei territori disagiati: obiettivo, cure programmate e progetti di medicina di iniziativa per evitare il riacutizzarsi delle cronicità
OVADA – A poco più di un anno dalla presentazione dell’iniziativa da parte di Fondazione Cigno, Asl Al sembra pronta a far definitivamente partire il progetto legato al Camper della salute. I dettagli saranno forniti nel pomeriggio di oggi all’interno di Villa Gabrieli, parco verde in via Carducci e sede amministrativa. All’iniziativa parteciperà il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Francesco Marchitelli. Era stato l’attuale Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, a definire l’iniziativa di Cigno “un esempio concreto e virtuoso dell’impegno per portare le migliori cure vicino a ogni paziente in grado di ridurre le liste d’attesa e costruire finalmente una vera medicina di territorio”. Il progetto è stato infatti messo a disposizione di tutto il distretto sanitario Acqui – Ovada. Il focus particolare è rivolto alle tipiche patologie messe in mostra da una popolazione con un’età media elevata.
Sullo sfondo il progressivo depauperamento di servizi sanitari di territorio evidenziato nelle aree più lontane dai grandi centri ospedalieri di una provincia con una complessa conformazione. Nel 2025 il camper è stato protagonista di due “uscite estemporanee” a Castelletto d’Orba, serata di prevenzione incentrata sui tumori femminili, e Molare.
Attenzione al territorio
Il camper di Fondazione Cigno effettuerà il suo ” giro” in base a calendario definito e programmato. «Ovviamente – chiarisce l’associazione – non servirà per le urgenze ma per cure programmate e progetti di medicina di iniziativa per evitare il riacutizzarsi delle cronicità». L’età media dei residenti nel Distretto Acqui – Ovada rende la prospettiva sempre molto concreta.
Fondazione Cigno lavora dal 2015 a progetti di assistenza sul territorio: “Picasso”, “Covi a casa“, “Healing garden in Villa Gabrieli” e telemedicina. In questo caso l’ambito è il distretto sanitario Acqui – Ovada anche se la partenza è fissata nei quindici comuni dell’Ovadese.
«A bordo del camper – spiega l’associazione – oltre all’autista ci sarà un infermiere per prelievi e medicazioni e una figura di assistenza per supportare le persone nell’ attivazione dei percorsi di salute per patologia in fase di avvio». Sarà possibile integrare l’attività con i servizi di telemedicina e teleradiologia grazie alla strumentazione acquistata nel 2021 grazie a una donazione di Ormig