Export piemontese in calo del 3,5%: l’automotive rallenta, metalli e tessile reggono l’urto
Torino trascina il dato in negativo, ma Novara e Vercelli crescono. Il Piemonte resta la quinta regione esportatrice d’Italia
TORINO – Nel primo trimestre 2025 il valore delle esportazioni piemontesi si è fermato a 14,9 miliardi di euro Con una diminuzione del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il calo è stato più marcato sul fronte dei mezzi di trasporto, da sempre settore trainante, che ha registrato un -15,3%. A trainare il ribasso è stato l’export di autoveicoli (-28,1%), mentre la componentistica ha contenuto le perdite con un -3,7%. Buoni segnali arrivano da aerospaziale (+2,8%), nautica e metalli (+10,6%), mentre tessile-abbigliamento cresce del 2,7% e la chimica dell’1,9%.
Per Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte, è necessario “accelerare su innovazione, diversificazione e digitalizzazione per affrontare le trasformazioni globali. Le sfide si possono trasformare in opportunità per rafforzare il sistema Piemonte”.
Il confronto con le altre regioni
Il Piemonte si conferma quinta regione italiana per export, con una quota del 9,3%. Dietro Lombardia (25,4%), Emilia-Romagna (12,9%), Veneto (12,3%) e Toscana (10,2%), quest’ultima in crescita grazie al comparto farmaceutico.
Le vendite nell’Ue-27 rappresentano il 63,1% dell’export piemontese (-1,4%), mentre quelle verso i mercati extra-Ue sono scese del 7%. I mercati principali restano Francia (-2,1%), Germania (-0,5%) e Stati Uniti (-14,2%). In forte crescita la Svizzera (+40%), trainata dal settore gioielleria e pietre preziose.
Tra le province piemontesi, Torino guida per volume ma cala del 5,4%. In forte crescita Novara (+9,7%) e Vercelli (+6,6%), mentre Alessandria perde il 2,7% e Cuneo il 6,5%. Male Verbano (-11,1%) e Asti (-13%).