Castelletto, in scena Giacomo Matteotti e la sua vita
Con Gianni Masella e Monica Massone
CASTELLETTO D’ORBA – Il titolo evoca il numero degli interventi politici fatti alla Camera da Giacomo Matteotti, esponente socialista rapito e ucciso agli albori del regime fascista nel nostro Paese. Andrà in scena sabato 14 giugno a Castelletto d’Orba ‘106 Garofani Rossi – Velia e Giacomo l’antifascista’. Protagonisti sul palco Gianni Masella e Monica Massone. A introdurre l’opera sarà l’onorevole Federico Fornaro, autore del saggio ‘Giacomo Matteotti – L’Italia migliore’.
La narrazione teatrale parla non solo del politico ma anche dell’uomo immerso nella quotidianità famigliare, che traspare dalla fitta corrispondenza intercorsa tra lui e la moglie Velia. Il racconto riporta oltre la cronaca tragica del 10 giugno 1924.
Personaggi sfaccettati
Giacomo Matteotti è diventato suo malgrado il simbolo del declivio democratico che portò all’avvento del regime fascista nel nostro Paese. «Non è stato facile – racconta Monica Massone – interpretare il mio personaggio. Pur in un’epoca lontana dal femminismo lei anche nel matrimonio mantenne la sua identità di donna poetessa e scrittrice. Quello con Giacomo fu un grande amore rispettoso delle identità e delle differenze: lei cattolica, lui ateo».
Dalle lettere che lei e il marito si mandavano 13che si espone e protesta e la preoccupazione della moglie che gli potesse succedere qualcosa. Interessante è il piano della narrazione: Velia racconta la storia di Matteotti, mediante la sua stessa emotività di donna, 34 anni, rimasta sola con due figli. Masella è un Duce scevro da aspetti caricaturali ma freddo calcolatore nella sua distorta ragione di stato. In scena in piazza Marconi alle 21. Ingresso libero.