Giro “Next Gen”, conto alla rovescia per la tappa Ovada-Acqui
Venerdì 20 giugno l'appuntamento per tutti gli appassionati
OVADA – Sarà una festa dello sport il passaggio da Ovada e Acqui del Giro “Next Gen”, competizione che negli anni ha saputo lanciare verso importanti carriere ciclisti di primo piano nelle diverse competizioni internazionali. Il conto alla rovescia è già partito. La tappa prevista tra le due città venerdì 20 giugno è la sesta della competizione partita ufficiale ieri da Rho con una una cronometro individuale. Per l’occasione Ovada avrà la possibilità di vivere nuovamente l’atmosfera di una competizione ciclistica di alto livello dopo le due tappe del “Giro Rosa” tra il 2018 e il 2020. Anche la città termale torna a godere dello stesso sapore dopo il passaggio del Giro d’Italia vero e proprio lo scorso anno.
Annunciato l’elenco iscritti del Giro Next Gen Carta, la conferma è poi arrivata con la tappa di ieri. La grande stella è Jarno Vidar, vincitore dell’edizione 2024, che tenterà di diventare il primo corridore nella storia a vincere il Giro Next Gen per due anni consecutivi.
Passato e presente
Negli anni il Giro “Next Gen” ha cambiato diversi nomi senza perdere la caratteristica di rappresenta un punto di partenza per tanti giovani ciclisti. Prevista la presenza di 34 squadre in arrivo da tutto il mondo. La competizione si concluderà domenica 22 giugno con l’arrivo definitivo a Pinerolo. Il belga, portacolori della Lotto Dstny Development Team, avrà il dorsale numero 1 e guiderà un parterre di altissimo livello. Tra gli attesi protagonisti ci sono Pau Martí, terzo nel 2024, Pavel Novak (5° nel 2024), Luke Tuckwell (10° nel 2024), Jorgen Nordhagen, in cerca di riscatto dopo un’edizione sfortunata, Albert Withen Philipsen e Lorenzo Mark Finn, ultimi due Campioni del Mondo Juniores, e Adria Pericas, leader designato della UAE Team Emirates GEN Z.
Tra i corridori classe 2006, quindi al primo anno di categoria, attenzione anche a Jakob Omrzel e Aubin Sparfel, mentre le speranze italiane sono legate anche a Matteo Scalco, Simone Gualdi e Lorenzo Nespoli.