Padre Daniele, la mensa dei poveri e Casa San Francesco
ALESSANDRIA - "La mensa dei poveri di via Gramsci non è mai stata chiusa": padre Daniele Noè tiene a sottolineare…
ALESSANDRIA – C’è un frate che giocava in Nazionale ma, a scanso di equivoci, va subito specificato che si trattava della Nazionale di calcio dei cappuccini. Ci sta, nella città dell’abatino Rivera (dixit Gianni Brera), anche se il nostro risulta alessandrino solo d’adozione, essendo di Arona, e per giunta con inclinazioni lombarde.
Si chiama Daniele Noè, dice che con quel cognome non poteva fare altro che il religioso, anche se pareva destinato a seguire le orme di papà, professione muratore.
Padre Daniele, la mensa dei poveri e Casa San Francesco
ALESSANDRIA - "La mensa dei poveri di via Gramsci non è mai stata chiusa": padre Daniele Noè tiene a sottolineare…
Poi un bel dì, la vocazione, complice anche il parroco del suo paese che lo avviò alla fede. Per la precisione a una “doppia fede”, perché va messa in conto anche quella per la Juventus. D’altronde, che fosse appassionato di calcio lo si capiva. E a certificarlo furono pure le performance in Seconda categoria, che gli assicurarono la convocazione nella Nazionale dei cappuccini, che sfidò pure i piloti e i cantanti.
Tutto questo e molto altro, padre Daniele lo racconta al ‘Piccolo’. E’ lui il protagonista di ‘Qualcosa di personale’, la rubrica che arricchirà il giornale di domani, venerdì. Dove si racconterà anche la cosa principale. E cioè che padre Daniele gestisce la mensa di carità, che ogni giorno serve il pasto a 150 persone bisognose.