Alessandria, prima riunione della Commissione De.C.O.: via al censimento delle eccellenze locali
La focaccia dolce alessandrina
Politica
Marcello Feola  
24 Giugno 2025
ore
11:51 Logo Newsguard
L'iniziativa

Alessandria, prima riunione della Commissione De.C.O.: via al censimento delle eccellenze locali

Dal rabaton al salamino della Fraschetta, l’amministrazione comunale rilancia la Denominazione Comunale d’Origine per promuovere identità, tradizione e sviluppo turistico

ALESSANDRIA – Il marchio De.C.O.-Denominazione Comunale di Origine nasce con la Legge 142 del 1990 come strumento affidato ai Comuni. Obiettivo, riconoscere e valorizzare prodotti agroalimentari, ricette, manufatti e saperi che raccontano l’identità di un territorio. E, con il regolamento promosso dall’Anci nel 2002, si è dato slancio a questa iniziativa. Che mette al centro il patrimonio immateriale delle comunità, in risposta alla crescente omologazione dei gusti e delle culture locali.

«La De.C.O. sottolinea il forte legame tra prodotto e luogo di origine – spiega il vicesindaco Giovanni Barosini -. E ci consente di proteggere, promuovere e tramandare le nostre eccellenze. Che siano piatti tradizionali, saperi artigiani o elementi della cultura popolare». Barosini evidenzia inoltre l’importanza del nuovo strumento deliberativo: la Commissione Consultiva, incaricata di valutare nuove proposte per l’inserimento nel registro De.C.O. della città di Alessandria.

La Commissione Consultiva: competenze e missione

Istituita con Decreto Sindacale, la Commissione è composta da sei membri altamente qualificati:

  • Mauro Pigazzi (Ascom-Confcommercio).

  • Manuela Ulandi (Confesercenti).

  • Piercarlo Albertazzi (Slow Food).

  • Luigi Bruni (gastronomo).

  • Beppe Sardi (chef).

  • Luciano Fenile (esperto in materia).

I componenti operano a titolo gratuito e la loro attività potrà essere estesa in futuro con ulteriori nomine per approfondimenti o nuovi inserimenti. La Commissione esprimerà pareri da sottoporre alla Giunta Comunale tramite proposta del vicesindaco.

Quattro prodotti già riconosciuti: il gusto autentico di Alessandria

Ad oggi, il Comune di Alessandria ha già riconosciuto quattro specialità gastronomiche tradizionali:

  • Rabaton di Litta Parodi.

  • Salamino di Vacca della Fraschetta.

  • Agnolotto di Alessandria.

  • Focaccia dolce di Alessandria.

Queste De.C.O. rappresentano l’autenticità della cucina popolare alessandrina, legata a precise aree del territorio e a tecniche tramandate da generazioni. A differenza delle certificazioni europee come Dop, Igp e Stg, la De.C.O. non ha una valenza commerciale sovranazionale, ma si distingue per il forte radicamento locale. È il Comune stesso a certificare il legame tra prodotto e comunità. Questo ne fa uno strumento di orgoglio civico, marketing territoriale e conservazione delle tradizioni, utile anche per sviluppare nuove opportunità turistiche.

Prossimo appuntamento: il marocchino 

La prossima riunione della Commissione si terrà il 16 luglio e affronterà la candidatura del “Marocchino di Alessandria”, tipica bevanda della tradizione cittadina che aspira a diventare nuovo simbolo De.C.O.. Un ulteriore passo per raccontare e tutelare il patrimonio immateriale della città, restituendo centralità ai gesti e ai sapori che la rendono unica.

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