Spariti cinque dischi dei Beatles dalla mostra al Castello di Casale
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VIGNALE MONFERRATO – I Beatles arrivarono in Italia e Gianfranco Raffaldi c’era. Non tra il pubblico dei concerti, ma sul palco.
Storia di una tournée di 60 anni, precisi precisi. 24 giugno 1965. Al Vigorelli di Milano, il celebre quartetto di Liverpool cominciò un tour nel nostro paese, che avrebbe toccato anche Genova (palasport) e Roma (teatro Adriano).
A precedere l’esibizione, “che sarà durata non più di 35 minuti”, c’erano Fausto Leali e i suoi Novelty, gruppo di cui faceva parte, come pianista, il vignalese Raffaldi, tuttora molto in auge con il San Bartolomeo Gospel Choir che, nel 2024, ha celebrato i vent’anni di attività.
“Noi con Leali – ricorda Raffaldi – facevano quattro pezzi, tra cui ‘La campagna in città’, ovvero il singolo in uscita. Dopo toccava a Peppino Di Capri e, infine, ai Beatles. Che non avevano ancora sta gran popolarità, tant’è che mai ci fu il tutto esaurito. Anzi, credo che a sommare il pubblico delle esibizioni di quel tour, comprese le quattro di Roma, non si arriva a quello di un concerto di Vasco”.
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Lo scarso interesse è testimoniato dal fatto che di quell’evento esiste solo un video (girato da Peppino di Capri), perché la Rai restò indifferente.
“Noi fummo scelti per la tournée – aggiunge Raffaldi – per una questione di case discografiche. La nostra Jolly collaborava con quella dei Beatles. E con loro quattro abbiamo pure viaggiato in aereo. Ma senza il clamore che si potrebbe immaginare…”.