Alessandria: parcheggi, sindacati all’attacco dopo la riunione in Prefettura
Filt, Fit e Uilt accusano il sindaco di Alessandria di aver abbandonato il tavolo senza rispondere alla richiesta di proroga: “Nessuna volontà concreta di affrontare il problema”
ALESSANDRIA – “Abbiamo letto con stupore le dichiarazioni del sindaco”. Si apre così il comunicato congiunto delle segreterie generali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil, che intervengono pubblicamente in merito alla riunione tenutasi ieri in Prefettura ad Alessandria. E convocata per affrontare l’imminente rischio occupazionale di diversi lavoratori del sistema sosta e parcheggi a partire dal 1° luglio.
Secondo quanto riferito dalle sigle sindacali, la finalità dell’incontro – confermata anche dal Prefetto – era esclusivamente quella di “trovare una soluzione operativa che impedisse la disoccupazione imminente. Non era un’arena politica”, precisano i sindacati, replicando indirettamente al primo cittadino.
Il nodo: prorogare al 2 luglio in attesa del Tar
Durante l’incontro, i sindacati e lo stesso Prefetto hanno chiesto al primo cittadino “una proroga della scadenza fissata al 30 giugno. In modo da spostarla al 2 luglio, data in cui il Tar si pronuncerà sulla legittimità della procedura concorsuale in atto”.
Secondo le sigle sindacali, “la proroga potrebbe evitare decisioni irreversibili. E permettere così di affrontare la situazione con maggiore chiarezza giuridica”. Tuttavia, il sindaco avrebbe lasciato la riunione senza fornire risposta.
“Non facciamo politica, difendiamo il lavoro”
Nel comunicato, Filt, Fit e Uilt sottolineano con forza: “I sindacati non giudicano le scelte dell’Amministrazione: non facciamo politica. Il nostro obiettivo è solo salvaguardare i posti di lavoro. Gli spazi per una soluzione ci sono. Comune e Azienda possono intervenire senza sforzi e senza costi aggiuntivi per garantire continuità occupazionale a decine di famiglie”, scrivono.
Particolarmente critico il passaggio in cui i sindacati accusano Abonante di “essersi risentito di fronte alle critiche“, lasciando il tavolo. “Un comportamento non consono al ruolo istituzionale che ricopre”, dichiarano.
Ora si attende una risposta chiara e tempestiva, non solo dalle organizzazioni sindacali ma dalle famiglie dei lavoratori coinvolti, sulla possibilità di rinviare la scadenza al 2 luglio. “In assenza di un riscontro, faremo tutto quanto in nostro potere a tutela dei lavoratori”, concludono Filt, Fit e Uilt. Preannunciando azioni sindacali qualora la situazione non si sblocchi nelle prossime ore.