Alessandria Smistamento, un nuovo hub intermodale per cambiare il volto della città. Obiettivo 2033
Un investimento pubblico da 370 milioni di euro e un piano di rigenerazione urbana per oltre 1 milione di metri quadri. Le parole del ministro Salvini, del commissario Mauceri, del sindaco Abonante, di Rfi e della Regione tracciano la rotta di un’opera strategica per l’Italia
ALESSANDRIA – Un polo intermodale moderno e una profonda trasformazione urbana: è questo il cuore del masterplan del nuovo scalo merci di Alessandria. Presentato oggi nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze dell’Upo alla presenza del vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, del Commissario straordinario di Governo Calogero Mauceri, del Rettore Upo Menico Rizzi, del sindaco Giorgio Abonante, dei vertici di Rete Ferroviaria Italiana e Fs Sistemi Urbani, oltre ai rappresentanti del sistema produttivo.
Il progetto coinvolge circa 1 milione di metri quadri nelle aree di proprietà di Rfi, Fs Logistix e Trenitalia. Prevede la rigenerazione di 70 ettari di immobili ferroviari dismessi. Il masterplan selezionato tramite gara è stato quello del consorzio XChange, guidato da Valtidone Spa con un team di progettazione composto da Carlo Ratti Associati, Blossom Avenue, Land e altri specialisti.
Quattro le macro-aree previste:
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Hub merci: 300mila mq dedicati alla logistica, con oltre 15mila mq di servizi per trasportatori.
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Quartieri per le persone: 160mila mq per housing, polo culturale e campus universitario.
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Hub verde: più di 200mila mq per sport e foreste urbane, con percorsi ciclopedonali.
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Hub energetico: canopy fotovoltaico di 2 km con una produzione annua stimata in 16mila MWh.
Infrastrutture e intermodalità: il cuore della strategia
Il nuovo scalo ferroviario sarà dotato di:
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Gru a portale da 45 metri.
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Quattro binari da 750 metri.
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Corsie per Tir e stoccaggio container.
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Uno svincolo dedicato sulla A26.
Il piano si sviluppa in cinque fasi ed è sostenuto da 370 milioni di investimento pubblico, a cui si affiancheranno capitali privati tramite finanza di progetto. I tempi? Il 2028 per la parte ferroviaria dello scalo, il 2033 per la rigenerazione urbana e il cosiddetto “nuovo quartiere”.
Salvini: «Alessandria cuore del sistema logistico nazionale»
Il ministro Matteo Salvini, intervenuto in chiusura, ha sottolineato: «Una giornata che ripaga di critiche e difficoltà: oggi Alessandria è il simbolo di un’Italia che rialza la testa. Il progetto dello scalo è nato nel 2018 con il Decreto Genova e anche grazie alla visione dell’onorevole Riccardo Molinari. E oggi si realizza grazie a un lavoro coerente, costante e visionario. Il triangolo Genova-Torino-Milano torna centrale. Con l’hub di Alessandria e opere come la Torino-Lione, la metro di Roma e il Ponte sullo Stretto, stiamo ridisegnando la mobilità nazionale. Il mio impegno è esserci nel 2032-33 per inaugurare questa opera, esempio concreto di buona politica».
“Fin dal 2018 – ricorda proprio Molinari – in impegno congiunto con il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, abbiamo lavorato a Roma (con l’appoggio sul nostro territorio fino al 2022 del sindaco Cuttica, oggi dell’assessore regionale Bussalino) affinché prendesse corpo e sostanza la visione del basso Piemonte come retroporto naturale della Liguria. Come? Attraverso una serie di norme di legge a cui abbiamo lavorato, abbiamo proposto e fatto approvare al Parlamento”.
“Le zone logistiche semplificate – prosegue – l’arrivo di grandi player della logistica nel Tortonese e nell’Alessandrino e appunto il progetto di trasformazione e riqualificazione dello scalo merci di Alessandria non sono quindi maturati ‘per caso’. Ma sono la dimostrazione che la politica, quando lavora seriamente e con metodo, con concretezza e non per slogan, è decisiva per lo sviluppo economico e occupazionale di un territorio”.
Concorda il Commissario straordinario Mauceri, che ha elogiato il lavoro congiunto tra Governo, Rfi, enti locali e progettisti. «Mai un momento di solitudine, ma sempre sostegno pieno. Un esempio virtuoso di sussidiarietà verticale e orizzontale».
“Occasione storica per lo sviluppo”
«Non solo scalo, ma una nuova visione per Alessandria – il commento, invece, del sindaco Giorgio Abonante – Con la nuova logistica di alta qualità e la formazione universitaria, puntiamo a unire la città e dare ai cittadini lavoro dignitoso». Tanto che sia Luigi Benzi, presidente della Provincia, che Enrico Bussalino, assessore regionale alla Logistica, hanno parlato di «un investimento che trasforma il territorio e rilancia la provincia nel sistema Paese. Abbiamo creduto fortemente in questo investimento, che non è solo un’opera logistica ma un’occasione unica di rigenerazione urbana, innovazione e sviluppo economico sostenibile. Questa è la dimostrazione di cosa significa fare sistema tra territori, Regione e Governo centrale. Il Piemonte continuerà a lavorare con determinazione per rendere Alessandria un nodo logistico europeo, sostenibile e competitivo, pienamente inserito nella grande rete che parte dai porti liguri e si estende verso il cuore dell’Europa».
E Menico Rizzi, Rettore dell’Upo, ha ricordato «l’approvazione della gara per il nuovo campus universitario da 70 milioni di euro, di cui 20 finanziati dal Ministero. Anche per questo, saremo parte attiva nel progetto di Alessandria Smistamento. Che ci offre l’opportunità di contribuire allo sviluppo sostenibile e alla crescita culturale del territorio».
Slala e Rfi: «Logistica e ferrovia, leve per la crescita»
Infine, per Aldo Isi (Ad di Rfi), «la trasformazione dello scalo è un tassello fondamentale per rafforzare la retroportualità di Genova e Savona. Alessandria sarà un centro strategico». Mentre Cesare Rossini, presidente della Fondazione Slala, ha ricordato che «dal 2018 lavoriamo per riportare in Italia container oggi gestiti all’estero. La ferrovia è la chiave e Alessandria deve diventare un’alternativa credibile e stabile ai porti del Nord Europea, Rotterdam in primis. Senza fare concorrenza alle altre realtà italiane, perché non è questo l’obiettivo».