Processo Miteni, pene severe: “Questa sentenza dà fiducia nella giustizia”
Alcune delle Mamme No Pfas durante l'attesa della sentenza
Cronaca
Monica Gasparini  
27 Giugno 2025
ore
15:54 Logo Newsguard
Dossier Spinetta

Processo Miteni, pene severe: “Questa sentenza dà fiducia nella giustizia”

Il Gruppo Vivere in Fraschetta vicina alle Mamme NoPfas: "L'esito rafforza la lotta per un ambiente sano"

ALESSANDRIA – “Finalmente una sentenza che dà speranza anche a noi”. Il gruppo Vivere in Fraschetta celebra la sentenza del processo Miteni insieme a tutte le persone vicentine che si sono battute per anni “per un ambiente più sano e sicuro”. Soprattutto con le Mamme NoPfas del Veneto.

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“Chi inquina paga”

“Dopo quattro anni – scrivono – e oltre 130 udienze, si è concluso a Vicenza il processo davanti alla Corte d’Assise contro 15 ex dirigenti Miteni di Trissino, uno die più importanti in Italia per reati ambientali. La sentenza, con pene severissime, conferma il principio che chi inquina paga”.

“Questo esito – continuano – rafforza la lotta per un ambiente sano, un lavoro sicuro e un modello di sviluppo sostenibile, e ci dà fiducia nella giustizia“.

“Nesso tra Pfas e malattie”

Citano poi, i componenti del gruppo, la sentenza di qualche settimana fa del Tribunale di Vicenza – che ha riconosciuto il nesso tra esposizione ai Pfas e tumori professionali, “condannando l’Inail a risarcire i famigliari di un ex dipendente deceduto. “E’ un passo fondamentale nel riconoscimento dei rischi per la salute”.

“Speriamo – concludono – che queste vittorie aprano la strada a una accelerazione delle indagini e delle azioni di tutela anche per Spinetta Marengo. Con un biomonitoraggio più rapido e una tutela efficace di operai e cittadini. La salute e la sicurezza devono rimanere priorità assolute”.

 

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