Antinucci (Pd): “Amag Mobilità agisce in modo strumentale: non ci faremo intimidire”
Il segretario 'dem' difende le scelte dell’Amministrazione e denuncia la manovra sui 36 licenziamenti annunciati. “Solo 9 dipendenti coinvolti nei parcheggi, il resto è ricatto”
ALESSANDRIA – “L’annuncio del licenziamento collettivo di 36 persone da parte di Amag Mobilità è una azione strumentale, finalizzata a difendere la lucrosa gestione dei parcheggi cittadini”. Così Rapisardo Antinucci, segretario cittadino del Partito Democratico, interviene nel dibattito che sta infiammando la scena politica alessandrina.
“Amag Mobilità – spiega – è una società a maggioranza privata (85%). L’appalto sui parcheggi, con introiti da circa 2 milioni di euro all’anno, è scaduto nel 2020 ed è stato prorogato fino al 2025 dalla precedente Giunta in modo a dir poco discutibile. Oggi il Comune decide, legittimamente, di internalizzare il servizio. E lo fa garantendo il posto di lavoro ai 9 ausiliari effettivamente coinvolti nella sosta a pagamento”.
“Gli altri 27 lavoratori coinvolti nel licenziamento – sottolinea Antinucci – erano impiegati in altri due servizi: trasporto scolastico e trasporto per persone con disabilità. Che però Amag Mobilità sembra voler abbandonare perché meno redditizi. Si tratta di una mossa chiara: creare confusione, usare i lavoratori come strumento di pressione e bloccare il cambio di gestione”.
“Il Comune non si fa ricattare”
“Il Comune – continua il segretario Pd – ha il dovere di difendere l’interesse pubblico, garantendo servizi efficienti e senza sprechi. E ha dimostrato di saperlo fare, affrontando con decisione crisi complesse: mense scolastiche, illuminazione pubblica, cimiteri, rifiuti. Ora tocca ai parcheggi”.
“Il sindaco Giorgio Abonante non è solo. Il Partito Democratico è al suo fianco. Non ci faremo intimidire da chi usa i lavoratori come scudo politico. L’interesse della città viene prima di tutto. L’Amministrazione sta dimostrando che si può governare con trasparenza, coraggio e visione”.