Mercato Moscato d’Asti in calo: preoccupazione per la vendemmia 2025
Economia
Redazione  
3 Luglio 2025
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11:10 Logo Newsguard
L'assemblea

Mercato Moscato d’Asti in calo: preoccupazione per la vendemmia 2025

Consumi in flessione e stoccaggi elevati: l’Associazione fa il punto con il Consorzio

L’Assemblea dell’Associazione Comuni del Moscato, svoltasi il 24 giugno a Santo Stefano Belbo, ha riunito amministratori locali e rappresentanti del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti per affrontare le attuali criticità del comparto vitivinicolo. L’incontro ha messo in evidenza la situazione economica complessa che sta colpendo il mercato del Moscato d’Asti, tra cali di consumo, difficoltà di stoccaggio e incertezze sulla prossima vendemmia.

Approvati i conti, ma l’attenzione è sulla crisi di mercato

Dopo l’approvazione unanime del bilancio consuntivo 2024 e del previsionale 2025, il vicepresidente Luca Luigi Tosa ha introdotto l’intervento dei vertici del Consorzio. Il direttore Giacomo Pondini ha illustrato i dati di mercato, evidenziando un calo complessivo dei contrassegni pari al -10,48% rispetto al 2024, con un calo più marcato per l’Asti (-16,53%) rispetto al Moscato d’Asti (-1,17%).

Germania e Russia in forte calo, cresce solo il mercato USA

Tra i mercati esteri, la Germania ha registrato un crollo del 70%, seguita dalla Russia (-30%), mentre anche Polonia e Italia hanno segnato flessioni rilevanti. Solo negli Stati Uniti si registra una nota positiva: il Moscato d’Asti ha guadagnato circa 800 mila bottiglie. Una leggera crescita si osserva anche in Francia e Gran Bretagna.

Rese ancora da definire per la vendemmia 2025

Il presidente del Consorzio, Stefano Ricagno, ha confermato che il quadro delle rese produttive per il 2025 non è ancora stato definito. Preoccupa la quantità ancora stoccata dalla vendemmia precedente, che potrebbe ostacolare la nuova raccolta. È in corso un confronto con l’Assessore regionale all’Agricoltura, con l’obiettivo di gestire le eccedenze e valutare, se necessario, una distillazione di crisi.

Focus su Docg e nuove prospettive

Ricagno ha sottolineato l’importanza di incentivare la produzione Docg, scoraggiando l’uso dell’uva Moscato non rivendicabile. In parallelo, procede l’iter per il lancio dell’Asti Rosé, mentre si valuta la proposta di un incontro pubblico a Moncucco sui temi viticoli, inclusa la gestione del Registro della Viticoltura Eroica, che oggi include 110 ettari.

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