Nomina di Abbinante al Parco del Po, Rifondazione attacca Cirio
Deambrogio critica la scelta di un presidente “cacciatore e nostalgico fascista” alla guida dell’ente ambientale
TORINO – La nomina dell’avvocato alessandrino Alessio Abbinante a presidente dell’Ente di gestione delle aree protette del Po piemontese scatena la dura reazione del Partito della Rifondazione Comunista, che ha diffuso una nota dai toni netti: «È come nominare il lupo presidente dell’ovile».
Le accuse del partito
Nel comunicato, Alberto Deambrogio, segretario regionale, sottolinea come la scelta fatta dal governatore Alberto Cirio appaia in netto contrasto con lo spirito della tutela ambientale: «Abbinante è presidente dell’ANUU Piemonte, associazione che promuove le cacce tradizionali agli uccelli migratori. E dove meglio se non lungo il Po si possono incrociare le doppiette?». Ma la critica va oltre la sfera ambientalista. Deambrogio attacca duramente le posizioni ideologiche del nuovo presidente, in quota Fratelli d’Italia: «È è ben noto in Regione, in particolare nella sua provincia alessandrina, per la sua fede fascista. Fan del leader del Movimento Sociale Giorgio Almirante, tanto da dedicargli post ammirati sui suoi social».
Nel testo, Rifondazione punta il dito anche contro una precedente dichiarazione del presidente Cirio in occasione del 25 aprile, quando aveva reso omaggio agli alpini caduti in Russia “per la nostra libertà”. «Una gaffe storica – osserva Deambrogio – dal momento che quella fu una guerra d’aggressione voluta da Mussolini al fianco dei nazisti».
L’appello al rispetto dei valori costituzionali
La nota si chiude con un invito al governatore Cirio: «Ripassi la storia e scelga figure istituzionali che rappresentino i valori democratici della Costituzione, non nostalgie autoritarie e visioni retrograde della natura, in cui la caccia è ancora vista come nobile espressione di un passato glorioso».