Nursind: in Piemonte meno infermieri rispetto al 2019
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Redazione  
12 Luglio 2025
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13:46 Logo Newsguard
Sanità

Nursind: in Piemonte meno infermieri rispetto al 2019

Il sindacato contesta i dati regionali e lancia l’allarme su pensionamenti, concorsi e carenza di programmazione

TORINO – Nonostante la Regione Piemonte dichiari un aumento del personale nel servizio sanitario rispetto al 2019, il sindacato NurSind Piemonte segnala un preoccupante calo del numero di infermieri, che nel 2025 risulta inferiore di circa 500 unità rispetto a sei anni fa.

I numeri non tornano: infermieri in calo nonostante il piano straordinario

Nel 2019 il personale infermieristico contava 22.119 unità, mentre oggi sono poco più di 21.600, comprese le 400 nuove assunzioni avviate da luglio 2023. Nel frattempo, è diminuita anche la percentuale degli infermieri sul totale del personale sanitario, passata dal 40% al 36%.

Picco durante la pandemia e carenza di programmazione

Nel picco della pandemia, ad aprile 2020, si contavano oltre 23.000 infermieri, 1.400 in più rispetto ad oggi. Secondo NurSind, negli anni precedenti la pandemia è mancata una corretta programmazione delle assunzioni da parte delle aziende sanitarie, compromettendo la tenuta del sistema.

Età media in aumento e nuove sfide assistenziali

Preoccupa anche l’invecchiamento del personale: nel 2019 gli ultrasessantenni erano il 12%, oggi sono quasi un quinto. In parallelo, nascono nuovi servizi assistenziali come le Case della Comunità, gli ospedali di comunità e il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, per i quali le assunzioni necessarie non sono ancora arrivate.

Fuga verso il Sud e attrattività del Nord Est

Il sindacato evidenzia inoltre la concorrenza delle regioni del Sud, che richiamano centinaia di infermieri con concorsi pubblici, e delle regioni del Nord Est, che investono milioni per attrarre e trattenere il personale, con borse di studio, incentivi economici e politiche di welfare. Il Friuli Venezia Giulia, ad esempio, ha triplicato le indennità investendo 18 milioni di euro, mentre il Veneto ha stanziato 9 milioni per sostenere gli studenti.

Appello alla Regione: serve una struttura dedicata

NurSind chiede da oltre un anno alla Regione di istituire un focus operativo e strutture dedicate con risorse finalizzate a prevenire il peggioramento del quadro attuale. «Se non garantiamo l’assistenza e la presa in carico – si legge nel comunicato – non c’è piano sanitario che possa funzionare».

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