Solero: uccise la moglie a coltellate, Salamone condannato all’ergastolo
La decisione dei giudici togati e popolari letta alle 13.30. Parlano gli avvocati dei figli della coppia, costituiti parte civile. Interviene anche la difesa
ALESSANDRIA – ORE 16.55 – “Salamone ha ucciso, va condannato – sostiene l’avvocato Salvatore Pennica, del foro di Agrigento – ma non si può condannare un soggetto che è in malattia psichiatrica all’ergastolo”: il difensore spiega di non darsi per vinto e, una volta lette le motivazioni della sentenza, ricorrerà in Appello.
ORE 14.45 – “Il nostro impegno con questi ragazzi (Giuliana e Francesco, i figli della coppia, ndr) prosegue nel dovere che sentiamo, prima che professionale anche umano, di poterli supportare per metterli in condizione di andare avanti. Per trovare le risorse anche emotive per riuscire ad andare avanti e superare anche questo”, è il commento degli avvocati delle parti civili, avvocati Anna Maria Tortorici e Maria Luisa Butticé.
“Ergastolo”: questa la condanna che la Corte d’Assise di Alessandria, presieduta da Maria Teresa Guaschino, ha inflitto a Giovanni Salamone, 61 anni. L’uomo era accusato di ucciso la moglie Patrizia Russo, 53enne, nell’abitazione di via Cavoli con una serie di fendenti. I fatti risalgono al 16 ottobre 2024, a Solero.
La decisione dei giudici togati e popolari è stata letta alle 13.30, dopo un’ora e mezza di Camera di Consiglio.
Le richieste del Pm
Il pubblico ministero Andrea Trucano aveva chiesto 21 anni di carcere. La lettura giuridica dei fatti ha portato il Pm a considerare che il movente sia da ricercare nella mancata restituzione del denaro (5 mila euro) prestato alla moglie.