Piemonte, oltre 32mila assunzioni previste a luglio: trainano turismo, servizi e costruzioni
Secondo il bollettino Excelsior Unioncamere-Ministero del Lavoro, la nostra regione guida il Nord-Ovest per dinamismo occupazionale. Ma pesa il mismatch: difficile reperire il 48,1% dei profili richiesti
TORINO – Nel mese di luglio 2025, le imprese piemontesi prevedono 32.260 assunzioni, che salgono a 89.360 nel trimestre luglio-settembre. Il dato arriva dal Bollettino Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, nell’ambito del programma nazionale Giovani, Donne e Lavoro, cofinanziato dall’Ue. A livello nazionale, le opportunità sono 575mila a luglio e oltre 1,5 milioni nel trimestre. Il Piemonte, con un peso del 5,6% sul totale italiano, si conferma motore occupazionale del Nord-Ovest, contribuendo per il 23,2% delle assunzioni previste nella macroregione.
Tra i 32.260 ingressi programmati in Piemonte, il 63,1% interessa il settore servizi (20.340 assunzioni), il 30,7% l’industria (9.890) e il 6,3% il primario (2.040). Il turismo traina la domanda con 4.720 assunzioni, seguito dai servizi alla persona (4.170) e dal commercio (4.140). Nella manifattura, spiccano le costruzioni (2.580).
Prevalgono contratti a termine, giovani e piccole imprese protagonisti
Il 77% dei contratti sarà a tempo determinato, solo il 23% stabile. Il 58,2% delle assunzioni arriva da imprese con meno di 50 addetti. Il 32,4% delle opportunità è riservato a giovani under 30. Il 22% dei contratti sarà destinato a immigrati.
Il 48,1% delle figure professionali è di difficile reperimento, con punte fino all’87,9% per gli operai specializzati nelle rifiniture edili. A seguire: tecnici della produzione (72,1%), tecnici informatici e delle telecomunicazioni (70,2%), estetisti e operatori del benessere (68,3%), professioni sanitarie e sociali (62,9%). Le principali cause sono la mancanza di candidati idonei (31%) o la preparazione inadeguata (11,8%).
Laureati e Its: domanda in crescita, ma difficile da soddisfare
Il mismatch colpisce anche i laureati (46,6% difficili da reperire), in particolare nei settori chimico-farmaceutico (68,8%), insegnamento e formazione (66,4%) e discipline umanistiche (60,4%). Allarmi anche per gli Its: il 57,7% delle assunzioni previste non trova risposte adeguate sul mercato. Tra i titoli secondari, i percorsi più critici sono elettronica ed elettrotecnica (73,7%) e informatica e telecomunicazioni (65,7%).
Il 47% sarà impiegato nella produzione ed erogazione dei servizi, il 17% nell’area commerciale, il 16% in tecnica e progettazione. La logistica assorbirà l’11% delle assunzioni programmate per luglio 2025. L’area amministrativa e quella direzionale genereranno una quota rispettivamente pari al 4% e al 5%.