Il Pd risponde alla Lega: “Potenziamento ferroviario solo annunci. Per Alessandria nulla cambia”

ALESSANDRIA – Il potenziamento dei collegamenti ferroviari tra Piemonte, Liguria e Lombardia, annunciato nei giorni scorsi con la firma di un protocollo d’intesa tra le tre Regioni, continua a far discutere. Dopo l’entusiasmo espresso da esponenti della Lega, il Partito Democratico di Alessandria solleva forti dubbi sulla reale portata dell’accordo per la città capoluogo. E lo fa con una nota congiunta a firma di Rapisardo Antinucci, segretario cittadino, e Giorgio Laguzzi, segretario provinciale.

“Siamo all’ennesimo capitolo dell’ossessione delle destre alessandrine contro il sindaco Abonante e l’Amministrazione. Obiettivo, nascondere l’incapacità del Ministero dei Trasporti di organizzare un sistema efficace di mobilità ferroviaria”, attacca Antinucci. “Del protocollo non si sa nulla: non è stato pubblicato, né divulgato. Tutto ciò che conosciamo deriva da articoli di giornale. Si ipotizza che la linea Alessandria-Milano Centrale sarà attestata ad Asti: per noi significa perdere ulteriormente centralità. Non si conoscono né gli orari, né le modalità con cui dovrebbe avvenire un ipotetico miglioramento”.

Antinucci sottolinea poi un fatto concreto. “Sparisce uno degli ultimi Frecciabianca sulla direttrice Torino-Genova-Roma. Una perdita grave, che si aggiunge alla progressiva riduzione dei collegamenti con Milano. Prima della pandemia erano 18 al giorno, oggi sono drasticamente diminuiti. E l’annuncio di una corsa ogni due ore non è affatto un ritorno alla normalità”.

“Per ora solo parole, niente numeri”

Ancora più diretto il commento del segretario provinciale Laguzzi, che invita alla cautela. “Le notizie sono forse buone per Asti, ma per Alessandria restano vaghe promesse. Se il numero delle corse rimane invariato e negli stessi orari, per noi non cambia nulla. L’unica informazione disponibile – attraverso i canali social dell’assessore regionale – è che le corse si fermeranno ad Asti, senza spiegazioni sui vantaggi per il nostro territorio”.

Laguzzi solleva poi un ulteriore dubbio. “Alla riunione citata dalla Lega mancava l’Emilia Romagna, fondamentale per i collegamenti verso la via Emilia. Una scelta politica? Una dimenticanza? In ogni caso, una mancanza grave che mette in discussione la visione strategica dell’intesa”.