“Sogno una casa”, quel progetto in Benin che smuove le coscienze
Ezio Ponassi e Debora Borra
Società
Monica Gasparini  
16 Luglio 2025
ore
13:16 Logo Newsguard
Solidarietà

“Sogno una casa”, quel progetto in Benin che smuove le coscienze

L'impegno è dell'associazione 'I Pensieri di Chadraque'. La cena benefica per raccogliere fondi riscuote successo, con 137 presenze. Ma l'attività continua

ALESSANDRIA – “Sogno una casa” è un progetto ambizioso, che parla di solidarietà verso i più piccoli. Un sogno che sta diventando realtà, e riscuote il consenso di tanti tra alessandrini e valenzani. Lo dimostra, ad esempio, la cena benefica organizzata al circolo La Casetta di via San Giovanni Bosco lo scorso 26 giugno, che ha visto la partecipazione di 137 persone.

Una serata organizzata dall’associazione ‘I Pensieri di Chadraque‘ che sta costruendo un orfanotrofio a Saint Enfant Jesus, ad Abomey in Benin.

In questi anni, il governo beninese ha emesso delle normative riguardo le strutture, e molti centri sono stati costretti alla chiusura. Il gruppo valenzano, che conta molti volontari alessandrini, si sta muovendo. E serve l’aiuto di tutti.

Il supporto ai bambini

“Conosciamo bene ogni bambino dell’orfanotrofio e suor Immaculée si dedica con amore e dedizione ai suoi piccoli – ha spiegato il presidente dell’associazione Debora Borra – La paura di una chiusura ci ha spinti a ideare un progetto per salvare l’orfanotrofio e continuare a dare ai bambini protezione, amore e cure”.

Bebora Borra e Ezio Ponassi hanno spiegato ai commensali il lavoro e l’impegno in quella Terra lontana.

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I lavori ancora da fare

L’associazione ha terminato le opere murarie del nuovo stabile, e ha iniziato la seconda fase delle finiture che prevedono impianti idraulici ed elettrici, intonacatura, pavimentazioni, finestre, porte, imbiancatura e altri interventi.

Ci sarà poi da pensare alla recinzione con impianto di sicurezza.

“Molto è stato fatto – dice Debora – molto c’è ancora da fare, e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti“.

 

 

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