Genny: “Sorrido alla vita, perché rischiai di morire”

La giornalista Notarianni protagonista di 'Qualcosa di personale', la rubrica del 'Piccolo' in edicola domani

ALESSANDRIA – Genny Notarianni sorride alla vita. “Per forza: a due anni rischiai seriamente di morire. Se sono qui lo devo a Seymandi, chirurgo dell’ospedaletto”.

Giornalista alessandrina prestata all’agricoltura (è responsabile delle comunicazioni della Cia), Genny si racconta a ‘Qualcosa di personale’, la rubrica del ‘Piccolo’ in edicola (anche digitale) domani, venerdì 18 luglio.

Genny e il (non) matrimonio

La chiacchierata spazia dal serio al faceto, dalle passioni ai desideri: “Non nego che la televisione mi manca – racconta – Debuttai a Telecity, poi passai a Grp, ho lavorato anche per Sky dove conducevo una trasmissione sui matrimoni. Sarà per questo che non mi sono mai sposata”.

Però ha un fidanzato (“è l’uomo giusto”). Ma anche un’infinità di scarpe: “Direi 30 paia estive e altrettante invernali”. Scherza sul suo essere bionda, è contenta quando la definiscono “solare”, racconta di imprese giornalistiche (ad esempio: inseguì il fantino vincitore del Palio e si prese calci dal cavallo…) e di momenti bui: “Tra i peggiori, la morte del mio amico Fabrizio Torre, travolto a Capriata dalla piena dell’Orba”.

“Lavorando in televisione ho imparato ad arrivare in anticipo – aggiunge – Ma ho anche acquisito il dono della sintesi”. Dimenticato, però, nel corso dell’intervista. Come, se vi andrà, potrete leggere domani…

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