Alessandria, le “zone rosse” anti-microcriminalità sono tre
L’ordinanza in vigore fino al 10 settembre: allontanamento per soggetti molesti nelle aree più sensibili della città. Coinvolte giardini e stazione, piazza Santo Stefano e piazza Marconi
ALESSANDRIA – Nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, lo scorso 15 luglio, è stata deliberata l’attivazione di nuove misure di controllo del territorio ad Alessandria. Pur non essendo emersi dati di particolare allarme, è stato segnalato un incremento di episodi di microcriminalità. Spesso legati a situazioni di degrado e marginalità, che compromettono la sicurezza percepita da parte della cittadinanza.
Per rispondere a questo quadro, il Comitato ha approvato l’istituzione temporanea di “zone rosse”. Come? Attraverso una ordinanza contingibile e urgente ai sensi dell’art. 2 del Tulps, come previsto dalla direttiva del Ministero dell’Interno del 17 dicembre scorso. L’obiettivo è impedire lo stazionamento di soggetti potenzialmente pericolosi, già noti alle autorità giudiziarie per precedenti penali, che ostacolano la piena fruizione degli spazi pubblici.
Dove si applica l’ordinanza: ecco le “zone rosse”
Le aree cittadine interessate dal provvedimento, in vigore dalla pubblicazione all’Albo Pretorio fino al 10 settembre 2025, sono state individuate in base a dati oggettivi e georeferenziazione dei reati:
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Giardini pubblici antistanti la stazione ferroviaria, tra Viale della Repubblica, Via Savona, Piazza Garibaldi, Corso Crimea e Spalto Borgoglio.
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Piazza Santo Stefano, nell’area compresa tra via Verona e via Milano.
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Piazza Marconi.
In questi spazi le Forze di Polizia avranno il potere di allontanare soggetti molesti o aggressivi, già segnalati per comportamenti ostativi alla normale fruizione dell’area urbana. Le “zone rosse” si inseriscono in un piano più ampio di sicurezza urbana integrata, che prevede anche il rafforzamento dei servizi di controllo straordinario già attivati sul territorio.
Coordinamento con i servizi sociali e le Asl
«Il tema della sicurezza è centrale per qualsiasi politica di convivenza civile – le parole del sindaco Giorgio Abonante -. Abbiamo lavorato su illuminazione pubblica, videosorveglianza e rigenerazione urbana. Ma è fondamentale mantenere un forte legame con i servizi sociali e le Asl per affrontare il problema in modo strutturale».
Il sindaco ha ringraziato le Forze dell’Ordine, il Cosp e il Prefetto Alessandra Vinciguerra per l’impegno e la collaborazione. «Queste iniziative – conclude – sono il risultato di un lavoro di squadra. L’obiettivo comune è garantire una città più sicura e vivibile per tutti».