Inquinamento: monitoraggio a rischio, Arpa non riesce più a finanziarlo
La notizia comunicata ieri sera alla Task Force della Regione dal sindaco di Montecastello. L'assessore Riboldi interviene: "Vedremo di capire come fare".
ALESSANDRIA – Il monitoraggio ambientale nella zona della Fraschetta messo in campo dopo la sentenza della Cassazione di un disastro ambientale, e, fino ad oggi, fiore all’occhiello più volte sbandierato dalle amministrazioni, sta per concludersi. L’Arpa non ha più soldi per sostenerlo.
O meglio, conclusa la fase sperimentale, sono finiti i fondi per passare alla fase successiva: le verifiche ordinarie per stabilire l’andamento dell’inquinamento.
La notizia è arrivata ieri sera dal sindaco di Montecastello Gianluca Penna. E comunicata alla Task force della Regione, capitanata dall’assessore Federico Riboldi, presente a Spinetta per illustrare i risultati del biomonitoraggio.
Come si controllerà l’esposizione?
Gianluca Penna ha voluto informare l’assessore Riboldi su un problema che potrà nascere sul monitoraggio dell’esposizione della popolazione ai Pfas.
“Arpa (il dipartimento di Alessandria è diretto da Marta Scrivanti, ndr)ha comunicato a noi sindaci – ha spiegato Penna – che è finita la fase sperimentale riguardante, appunto, il monitoraggio ambientale. Quello che Arpa ha messo in atto dal 2021. Quello delle analisi dei Pm10 per quanto riguarda l’aria, e i deposimetri per quanto riguarda il suolo”.
Stop al controllo continuo?
“Finita la parte sperimentale – continua – bisogna andare a un controllo continuo, ma Arpa non ha la forza economica per sostenere 280 mila euro all’anno per fare tutto ciò, per cui si rivolge alla Provincia e alla Regione… qualcuno che si debba poi assumere gli oneri dei costi per continuare il monitoraggio. Altrimenti la fase sperimentale è conclusa, e l’ordinario non può andare avanti”.
“Il monitoraggio ambientale – conclude Penna – come proposto dalla stessa Arpa, dovrebbe essere sostenuto dal polo chimico. In particolare, inserito nella procedura Aia (autorizzazione integrata ambientale) in corso di revisione“.
I recenti dati Arpa
Il controllo dell’ambiente è importante proprio in virtù del fatto che le analisi dei primi tre mesi del 2025 hanno fatto registrare la presenta di Pfas nell’aria, con picchi – ad esempio di cC6O4 – importanti soprattutto nella zona di Spinetta (via Genova).
Sul punto, ha risposto l’assessore Federico Riboldi che si è fatto carico del problema visto il potenziale collegamento tra contaminazione ambientale e salute.
“Nelle more del grande finanziamento (48 milioni) messo a disposizione – ha specificato l’assessore regionale alla Sanità – vedremo di capire, anche in relazione a quello che la Regione sta facendo per i Pfas e l’Osservatorio, come continuare a finanziare il monitoraggio”.
E l’assessorato regionale all’Ambiente? Cosa deciderà di fare?
I costi dell’inquinamento
I costi provocati dal disastro ambientale iniziano a farse sentire anche nelle tasche dei cittadini. Perché l’inquinamento ha un costo non solo in termini di salute pubblica, ma anche di denari pubblici che devono essere impegnati per monitorarne le conseguenze su ambiente e persone.