Alessandria: rapine e aggressioni in città, 16enne finisce in carcere
Cronaca
Monica Gasparini  
23 Luglio 2025
ore
10:56 Logo Newsguard
L'accaduto

Alessandria: rapine e aggressioni in città, 16enne finisce in carcere

Identificato dai Carabinieri l’autore di un'aggressione con coltello a due coetanei: è in custodia cautelare

ALESSANDRIA – Violenza, minacce e rapine: è la sequenza che ha portato i Carabinieri del Comando Provinciale di Alessandria a identificare e denunciare un 16enne autore di una brutale aggressione avvenuta lo scorso febbraio in centro città. I fatti si sono verificati all’angolo tra via San Lorenzo e via Modena, dove due minorenni sono stati avvicinati da un gruppo di ragazzi. I dettagli dell’operazione sono oggetto di una conferenza in corso in questi minuti.

L’aggressione e la fuga

La dinamica della rapina è chiara: uno dei giovani si è avvicinato con fare minaccioso, accusando i due coetanei di averlo guardato male. Dopo le prime offese verbali, ha afferrato per il cappuccio uno dei ragazzi, trascinandolo con forza lungo via Modena e minacciandolo con un coltello. Non riuscendo a derubarlo, ha cambiato bersaglio, aggredendo il secondo minorenne per impossessarsi del portafogli.

Le vittime, una volta liberatesi, hanno allertato il 112, consentendo ai Carabinieri di acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza e di risalire all’identità del giovane aggressore, già noto per numerosi precedenti. L’autore è stato riconosciuto dalle vittime come uno dei soggetti coinvolti.

Le indagini hanno permesso di accertare che il 16enne aveva già aggredito un altro minorenne nel giugno scorso, colpendolo con pugni e provocandogli lesioni. Anche in quell’occasione, il tentativo di rapina era fallito grazie alla reazione della vittima.

Misura cautelare in carcere

Valutata la pericolosità sociale del ragazzo e la possibilità di recidiva, i Carabinieri hanno richiesto una misura restrittiva al Tribunale per i Minorenni di Torino. Il giudice ha inizialmente disposto la permanenza in casa nelle ore notturne, poi convertita in custodia cautelare in carcere.

Una misura che pone fine alle scorribande del giovane e che, si auspica, possa rappresentare un punto di svolta verso un futuro diverso da quello segnato dalla criminalità minorile.

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