Coldiretti Alessandria: “Insetti alieni, servono regole Ue più efficaci”
Appello a Bruxelles: servono soluzioni urgenti per autorizzare rapidamente le sostanze fitosanitarie contro i nuovi parassiti causati dai cambiamenti climatici
ALESSANDRIA – Il cambiamento climatico ha portato in Italia un’invasione senza precedenti di insetti e parassiti alieni. Le perdite per le imprese agricole ammontano ormai a oltre 1 miliardo di euro all’anno. Tra le specie più aggressive:
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Cimice asiatica.
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Coleottero giapponese (Popillia japonica).
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Calabrone asiatico (Vespa velutina).
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Drosophila suzukii.
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Cinipide del castagno.
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Bostrico Tipografico nei boschi alpini.
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Punteruolo rosso che ha devastato le palme.
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Coleottero africano (Aethina tumida) che attacca gli alveari.
Una situazione aggravata dalla riduzione delle sostanze fitosanitarie autorizzate e dalla mancanza di alternative integrate, come tecniche evolute e attrezzature di precisione.
Lettera alla Commissione Europea: Coldiretti guida la richiesta di svolta
È in questo contesto che Coldiretti, insieme ad altre organizzazioni agricole, ha scritto al Commissario europeo all’Agricoltura Christophe Hansen e al Commissario alla Salute Olivér Várhelyi. Chiedendo una procedura di autorizzazione più rapida e armonizzata all’interno dell’Ue. L’appello è arrivato durante i lavori del Comitato ortofrutta franco-italo-iberico. Sottolineando l’urgenza di garantire il riconoscimento automatico delle sostanze già autorizzate in altri Stati membri della stessa zona fitosanitaria, evitando inutili lungaggini burocratiche.
«Il problema si aggrava per la riduzione dei fitosanitari disponibili, senza che siano ancora state sviluppate alternative adeguate», afferma Mauro Bianco, presidente di Coldiretti Alessandria. «Inoltre, la burocrazia europea complica tutto, perché ogni sostanza deve essere approvata singolarmente da ciascun Paese».
«L’agricoltura europea ha bisogno di regole chiare, rapide e coerenti, soprattutto per il settore ortofrutticolo. Ovvero, uno dei pilastri della dieta mediterranea», aggiunge Roberto Bianco, direttore Coldiretti Alessandria. «Senza un cambio di passo a Bruxelles, rischiamo di aumentare la dipendenza dall’estero e di perdere competitività».