Laguzzi (Pd): “Aumentare l’Irpef sui redditi medi è un errore grave della Regione Piemonte”
Il segretario provinciale dem attacca la giunta di centrodestra: “Penalizzati lavoratori e famiglie, serviva più equità e meno propaganda”
ALESSANDRIA – “La scelta della Regione Piemonte di aumentare l’aliquota Irpef sui redditi medi dimostra la distanza abissale tra la propaganda della destra al governo e le difficoltà reali delle persone”. Così Giorgio Laguzzi, segretario provinciale del Partito Democratico, interviene con decisione contro il nuovo provvedimento fiscale varato dalla giunta regionale guidata da Alberto Cirio. Provvedimento che impatta su lavoratori dipendenti, famiglie e professionisti con un reddito lordo annuo tra i 15.000 e i 50.000 euro.
Laguzzi sottolinea come la misura “colpisca proprio quella fascia di popolazione che oggi più che mai avrebbe bisogno di incentivi e sostegno al potere d’acquisto, anziché nuovi balzelli. Siamo di fronte a una logica rovesciata: si doveva intervenire per aiutare i ceti medi, non per appesantire ulteriormente il loro carico fiscale. Aumentare l’Irpef su queste fasce di reddito equivale a togliere risorse a chi già fatica a far quadrare i conti”.
Un problema di equità: “Chi guadagna di più paghi di più”
Secondo il segretario dem, l’alibi dell’impossibilità di agire sui redditi alti perché già gravati dall’aliquota massima non regge. “Se davvero c’è bisogno di risorse per i conti pubblici, sia il Governo a dirlo chiaramente. Ma si abbia anche il coraggio di aumentare la progressività del sistema fiscale: si intervenga sui redditi superiori ai 150.000 euro annui, non su chi guadagna 25.000 euro lordi”.
Per Laguzzi, questa misura svela l’incoerenza della destra. “Al di là degli slogan, questa non è una destra sociale. È una politica che protegge chi sta in alto e scarica i costi sulle spalle di chi lavora e produce. Invece di difendere il ceto medio, lo punisce con scelte sbagliate e inique“.