Capanne di Marcarolo, c’è la fiera che mette in mostra il territorio
Un momento della fiera del 2024
Società
Redazione  
25 Luglio 2025
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06:42 Logo Newsguard
La giornata

Capanne di Marcarolo, c’è la fiera che mette in mostra il territorio

Bestiame e prodotti agricoli: appuntamento domenica 27 luglio

BOSIO – Agricoltori, allevatori e produttori di vino e formaggi sono la vera anima della “Fiera del bestiame delle antiche razze locali”. La manifestazione curata dall’Ente Gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese e dall’Ecomuseo di Cascina Moglioni tornerà domenica 27 luglio ad animare le Capanne di Marcarolo. In vetrina il meglio dell’identità del territorio rurale che abbraccia la parte più meridionale del Piemonte fino alla Lombardia. La manifestazione si avvale della collaborazione del Settore della Regione Piemonte “Lavori di sistemazione idraulico-forestale di tutela del territorio e vivaistica forestale”.

Coinvolti anche i Comuni e le Unioni Montane del territorio. Lungo la strada provinciale dalla chiesa delle Capanne a località Foi, chiusa al traffico veicolare, saranno presenti numerose bancarelle principalmente di produttori locali ma anche di attrezzatura per attività agro-salvo pastorale, vestiario da lavoro e da pastore, libri, foto naturalistiche e artigianato in legno.

Giornata particolare

La fiera partirà attorno alle 9 con l’eposizione che porrà una particolare attenzione alle razze tipiche dell’Appennino delle quattro provincie (vacche e buoi montagnini e vacche capannine) e le razze a rischio di abbandono (pecore sambuca, capre roccaverano, cavalli barghigiani, conigli grigi di carmagnola,…). Alle 15.30 resentazione e premiazione dei migliori soggetti delle esposizione.

Per tutta la durata della fiera: sfilata dei carrettieri dell’Appennino piemontese con buoi, muli, cavalli e asini; dimostrazioni di antichi macchinari agricoli; dimostrazioni di lavoro dell’impresa forestale Il Ciapin di Voltaggio. A completare la proposta una mostra fotografica “Ritratti in Fiera” con foto di Marco Tiso. Il Progetto è a cura delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese e Piemonte Parchi.

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