Da Marengo a Waterloo in Sierra Leone: un ponte per battere la disoccupazione
L’ambasciatore M’Baimba Lamin Baryoh in visita in provincia: si prepara un gemellaggio con Valenza e Spinetta per formare giovani e creare occupazione
SPINETTA MARENGO – Un progetto ambizioso che unisce Marengo e Waterloo, Alessandria e Freetown, nel segno della cooperazione culturale e imprenditoriale. Sono state giornate dense di incontri e prospettive quelle vissute dall’ambasciatore della Sierra Leone, M’Baimba Lamin Baryoh, in visita nel territorio alessandrino insieme a Cherima Fteita Ferial, ex assessore alessandrino e membro della Consulta pari opportunità della Regione Piemonte, e all’imprenditore Gabriele Di Francesco.
L’obiettivo è chiaro: favorire l’interscambio di competenze, tecnologie e formazione, creando opportunità concrete di lavoro per i giovani africani direttamente nel loro Paese.
Gemellaggi e formazione per creare sviluppo
La proposta prevede gemellaggi istituzionali e territoriali: Valenza con Freetown, e Marengo di Spinetta con Waterloo, città della Sierra Leone che porta il nome della celebre battaglia napoleonica. Non a caso, proprio da Marengo, simbolo di una storica vittoria francese, partirà la sfida al nemico più attuale: la disoccupazione.
Gabriele Di Francesco, imprenditore impegnato nel recupero dell’Hotel Marengo, ha discusso con l’Ambasciatore di come identità, cultura e lavoro possano diventare strumenti di rinascita economica anche oltreconfine. Il progetto mira a importare macchinari e know-how italiani in Sierra Leone, per avviare attività produttive locali, dalle trasformazioni agricole all’artigianato, offrendo formazione tecnica ai giovani.
Lavorare in Africa per l’Africa
«Vogliamo costruire sviluppo vero, non solo estrazione e esportazione di risorse» ha sottolineato l’ambasciatore Baryoh. Il suo appello agli imprenditori italiani è diretto e convinto: “Investire in Sierra Leone con spirito collaborativo, per creare occupazione e ridurre l’emigrazione forzata.“
La Sierra Leone guarda al Piemonte con grande interesse. Nella consapevolezza che l’unione tra risorse locali e competenze esterne possa generare un’economia più equa e radicata. In questo dialogo, anche Marengo e Waterloo, due città legate da un nome storico, potrebbero diventare luoghi simbolo di una nuova vittoria condivisa.