Lavoro e inclusione: 86 progetti per disoccupati e persone con disabilità
Stanziati 8,7 milioni di euro dalla Regione
TORINO – Sono 86 i progetti di pubblica utilità approvati dalla Regione Piemonte per il biennio 2025-2026, che offriranno opportunità di impiego a 383 persone: 297 disoccupati di lungo corso e 86 persone con disabilità.
Il piano, finanziato con 8,7 milioni di euro, nasce per aumentare l’occupabilità dei soggetti più fragili attraverso interventi concreti di politica attiva del lavoro.
Politiche attive e inclusione sociale
“I progetti di pubblica utilità – ha dichiarato il vicepresidente regionale Elena Chiorino – non sono assistenzialismo, ma strumenti per restituire dignità e autonomia. Offriamo un’opportunità concreta a chi è più fragile, creando coesione sociale e rafforzando competenze e fiducia”.
Come funzionano i progetti
Gli interventi, rivolti a enti pubblici e aziende piemontesi, comprendono:
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valorizzazione del patrimonio ambientale e urbanistico (interventi straordinari su aree verdi, sistemazioni montane e tutela idrogeologica);
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attività forestali, agricole e di agricoltura sociale;
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recupero di beni culturali e archivi storici, con operazioni di inventariazione e digitalizzazione;
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servizi alla persona, come l’accompagnamento degli ospiti di case di riposo e il supporto domiciliare agli anziani.
Gli inserimenti saranno gestiti dai Centri per l’Impiego con contratti a tempo determinato della durata compresa tra 13 settimane e 5 mesi.
Le risorse e la distribuzione territoriale
Del totale stanziato, 5 milioni di euro provengono dal Fondo Sociale Europeo, coprendo il 90% dei costi per l’impiego dei disoccupati:
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27 persone nell’Alessandrino,
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5 nell’Astigiano,
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19 nel Cuneese,
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54 nel Novarese,
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172 nell’area metropolitana di Torino,
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20 nel Vercellese.
Per la prima volta, il bando prevede un fondo dedicato anche alle persone con disabilità, grazie ai 3,7 milioni di euro del Fondo Regionale Disabili:
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6 nell’Alessandrino,
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9 nel Cuneese,
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10 nel Novarese,
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54 nel Torinese,
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7 nel Vercellese.
“Crediamo profondamente nel valore del lavoro come strumento di crescita e riscatto sociale. Quando il lavoro incontra la solidarietà, il risultato è un territorio più coeso e più forte. È questo il Piemonte che vogliamo”, ha concluso Chiorino.