Caso Alexandria, la politica si mobilita
Revocata la licenza paritaria al liceo. Genitori in subbuglio, le istituzioni si impegnano
ALESSANDRIA – Il “caso Alexandria“ interessa anche il mondo politico alessandrino. Che oggi, lunedì, con la riapertura degli uffici e, in particolare dell’Ufficio scolastico regionale, porterà il dibattito nella sede torinese dove tutto è nato.
Passo indietro: l’Ufficio scolastico regionale, pochi giorni fa, ha revocato la licenza paritaria all’Alexandria International School, celebre istituto di via Don Orione; la revoca riguarda il ciclo di scuola superiore, a far data dal 1° settembre.
Alexandria, un’eccellenza
Cosa significa? Significa, in sostanza, che i ragazzi che frequentano il liceo (lo Scientifico tradizionale o Scienze sociali) dell’Alexandria, con la nuova norma, dovranno sostenere esami in (altre) scuole statali.
Un contrattempo non da poco per un istituto che include ogni ordine scolastico, dall’asilo nido alle superiori, e che si è distinto per l’eccellente livello di istruzione, con il fiore all’occhiello della Lingua inglese imparata fin dalla tenera età.
Genitori allarmati
I genitori degli studenti sono in subbuglio. Qualcuno si è cautelato provvedendo a iscrivere i figli in licei statali, nella speranza però che tutto si risolva e si possa tornare alla “normalità” (si prevedono ricorsi qualora la situazione non si sblocchi).
I motivi della decisione dell’Ufficio scolastico regionale non ci sono noti. Sappiamo però di famiglie che hanno coinvolto anche le istituzioni, tra cui il Comune di Alessandria (a partire dell’assessora all’Istruzione, Irene Molina).
L’impegno di Buzzi Langhi
Stamani, il consigliere regionale (e comunale) alessandrino Davide Buzzi Langhi si farà carico di “dialogare con gli uffici interessati”.
Ieri si è limitato a dire che “l’Alexandria è una realtà importante per la nostra città. Ha formato tante persone e spero che possa continuare a farlo, ovviamente rispettando le regole e le norme come deve fare ogni azienda”.