Cgil in presidio per difendere i consultori familiari
Nel cinquantenario dalla loro nascita, il sindacato chiede più personale e investimenti
ALESSANDRIA – A 50 anni dalla nascita dei consultori familiari, la Cgil, con la Funzione Pubblica e lo Spi, ha organizzato oggi un presidio davanti al distretto Asl di via Pacinotti per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di queste strutture.
“I consultori – spiegano i promotori – nascono nel 1975, in un momento storico di grande attivismo femminista e riformista, a tutela dei diritti civili. Da allora hanno rappresentato un presidio fondamentale di salute pubblica e diritti, ma oggi sono sotto attacco a causa dei tagli alla sanità che ne hanno ridotto drasticamente numero e personale”.
Consultori familiari: una presenza ridotta del 40%
La legge prevede un consultorio ogni 20mila abitanti, ma oggi il rapporto è sceso a uno ogni 35mila, con una riduzione del 40%. “Questo impoverimento rischia di compromettere il ruolo dei consultori come punti di riferimento per donne, famiglie, adolescenti e minori”, sottolinea Vincenzo Costantino, funzionario della FP CGIL Alessandria.
La Cgil ricorda che i consultori non sono solo spazi dedicati alla salute riproduttiva, ma luoghi di accoglienza per tutte le fasi della vita: dai primi mille giorni di bambini e bambine, all’adolescenza, fino alla menopausa, all’andropausa e alla sessualità matura. “Il consultorio deve rivolgersi non solo alle donne, ma anche agli uomini, alle famiglie e ai minori, diventando un punto di riferimento completo per i bisogni di salute previsti dalla legge”.
La Cgil chiede di ripristinare il personale, con tutte le figure necessarie – psicologi, ginecologi, ostetriche, infermieri, assistenti sociali, mediatori culturali – e di garantire la piena applicazione della Legge 194 e delle linee ministeriali sull’interruzione volontaria di gravidanza.
“I consultori sono un pilastro della sanità pubblica – conclude Costantino – e devono tornare a essere una priorità anche in Piemonte. Per questo chiediamo maggiore attenzione e investimenti nel prossimo piano socio-sanitario regionale, oltre all’impegno dei vertici di ASL Alessandria per renderli più efficienti e vicini ai bisogni della collettività”.