Linea Ovada-Alessandria, mobilitazione per la riapertura
Società
Edoardo Schettino  
29 Luglio 2025
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06:53 Logo Newsguard
L'iniziativa

Linea Ovada-Alessandria, mobilitazione per la riapertura

Con un questionario di Federconsumatori

OVADA – «Per riattivare la linea “Ovada – Alessandria” servirebbe un investimento minore di quelli sostenuti per la Casale – Mortara e la Cuneo – Savigliano». Marco Martini è il portavoce dei pendolari che viaggiano ogni giorno tra Ovada e Alessandria. La riattivazione della linea è tornata d’attualità grazie all’iniziativa di Federconsumatori. L’associazione ha lanciato un questionario da compilare on line. I risultati dell’indagine dovranno essere presentati all’Agenzia per la Mobilità del Piemonte con l’obiettivo per spingere verso la riattivazione. «In questo momento – spiega Martini – la Regione sta facendo la programmazione degli investimenti per i prossimi anni. Quindi è il momento giusto per ottenere qualcosa».

L’idea è di trovare una soluzione per la tratta pesantemente penalizzata da Regione Piemonte con la chiusura decretata nel 2012. «Quante volte ti sposti verso Alessandria?» «Quali elementi ti spingerebbero a utilizzare il treno con regolarità». Sono solo alcune delle domande che l’associazione ha posto attraverso il questionario. Anche Legambiente qualche anno fa prese una posizione molto netta inserendo la tratta nell’ambito della campagna “Futuro Sospeso” dedicato alle linee ferroviarie per i pendolari.

Posizione distanti

La linea Ovada-Alessandria nel 2023 era stata oggetto di un salace botta e risposta tra i pendolari, l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi e Cristina Bargero, presidente dell’Agenzia per la Mobilità. «Nel 2011 – chiarì Gabusi – su ogni treno viaggiavano meno di 50 passeggeri. I bus sono suficienti, i tempi di percorrenza di allungano di dieci minuti».

«Quei dati – la risposta di Martini – furono raccolti quando il servizio era già ridotto al lumicino. La Regione voleva tagliare. Invece lo studio elaborato da Slala chiarisce come una corretta strategia sarebbe il rilancio del trasporto su rotaia, magari allungando la tratta fino a Casale».

Paolo Lantero, sindaco fino al 2024, provò a sfruttare i fondi Pnrr con un progetto molto avvenieristico di una “navetta su rotaia” alimentata a idrogeno. Dalla Regione una chiusura netta. Il territorio non si è mai arreso a un provvedimento considerato discriminante.

E i pendolari sono decisi a muoversi ora che alcune linee chiuse nel 2012 sono stata riattivate. «Ci aspettiamo – conclude Martini – che a Comune e Provincia facciano la loro parte. Se vogliamo andare da qualche parte è necessario il sostegno di tutti gli attori coinvolti».

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