Piemonte, approvato il nuovo Piano socio sanitario
Il presidente Cirio: “Dopo 30 anni aggiornato il documento di programmazione”
TORINO – Dopo 30 anni la Regione Piemonte aggiorna il suo strumento principale di programmazione. La Giunta regionale ha infatti approvato il nuovo Piano socio sanitario, che definisce priorità, risorse e strategie per i prossimi anni in materia di sanità e welfare.
“Si tratta di un momento storico – ha dichiarato il presidente Alberto Cirio – perché mancava da troppo tempo una programmazione capace di guardare al futuro. Questo piano costruisce una visione solida, che integra ospedale e territorio, salute e sociale. L’introduzione del Direttore socio‑sanitario nelle aziende sanitarie rappresenta l’ossatura di questo cambiamento”.
Le principali novità in sanità
Il piano interviene su più livelli:
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Nuova governance sanitaria: istituzione del Direttore socio‑sanitario e dei Tavoli di lavoro per patologia, per favorire il confronto costante con associazioni di pazienti e professionisti.
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Riorganizzazione della medicina territoriale: sviluppo delle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) come modello per la medicina generale e l’assistenza di prossimità.
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Corpo Logistico Sanitario Piemontese: nuova struttura per migliorare l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari.
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Cup integrato con intelligenza artificiale: gestione più rapida e intelligente delle prenotazioni.
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Nuovi Irccs pubblici: un tavolo di coordinamento per candidare nuove eccellenze e ridurre la mobilità sanitaria verso altre Regioni.
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Edilizia sanitaria: attuazione del più grande piano di investimenti infrastrutturali mai realizzato in Piemonte.
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Screening e prevenzione: estensione degli screening neonatali, avvio di programmi per diagnosi precoce del diabete di tipo 1 e della celiachia, e potenziamento delle campagne di prevenzione.
Il Piano rafforza le misure per le aree più delicate:
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Salute mentale: presa in carico precoce, istituzione della Consulta per la Salute Mentale e adozione del Budget di Salute.
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Disturbi della nutrizione: miglioramento dell’offerta per il trattamento dei DCA.
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Odontoiatria solidale: ampliamento dei servizi per le fasce più deboli.
Il capitolo sociale: 5 milioni per i caregiver e sostegno alle famiglie
L’assessore alle Politiche Sociali Maurizio Marrone ha evidenziato le misure sociali del piano:
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5 milioni di euro all’anno per i caregiver familiari, rendendo il Piemonte tra le tre Regioni italiane con il più alto investimento sul tema.
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Fondo Vita Nascente e Buono Vesta (30 milioni di euro del FSE) per le famiglie con bambini 0‑6 anni.
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Parafarmaci gratuiti per persone fragili affette da malattie rare.
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Aggiornamento dei servizi residenziali per anziani, disabili, minori e tossicodipendenti, con requisiti adeguati ai nuovi bisogni.
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Invecchiamento attivo e percorsi di salute, per favorire la qualità di vita degli anziani.
Per la prima volta, il documento è stato elaborato con il contributo di associazioni di pazienti, professionisti sanitari, sindacati e istituzioni locali, che saranno nuovamente coinvolti nella fase di presentazione e implementazione.
“Abbiamo fissato l’obiettivo di rendere la sanità davvero sociale – ha spiegato Marrone – rispondendo alle esigenze di bambini, caregiver, malati cronici, disabili e anziani, sottraendoli all’indifferenza delle istituzioni”.