Chirurgia spinale: lo studio del Cerpros
Analizzato un totale di 192 pazienti sottoposti a impianto di viti trans-peduncolari tra il 2019 e il 2021
ALESSANDRIA – Un nuovo studio osservazionale retrospettivo condotto dal Centro Studi Ricerca delle Professioni Sanitarie (Cerpros) del Dairi, diretto da Tatiana Bolgeo, presso l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, evidenzia i significativi vantaggi dell’impiego combinato di O-Arm e C-Arm nella chirurgia spinale.
La ricerca ha coinvolto 192 pazienti sottoposti a impianto di viti trans-peduncolari tra il 2019 e il 2021, suddivisi in due gruppi: uno trattato con il solo C-Arm (sistema di imaging bidimensionale) e l’altro con la combinazione O-Arm/C-Arm, che integra l’imaging tridimensionale.
Chirurgia spinale: miglioramento degli esiti clinici
I risultati indicano una netta riduzione delle revisioni chirurgiche: il 7,8% dei pazienti trattati esclusivamente con C-Arm ha richiesto un secondo intervento (15 su 115), mentre nessun paziente del gruppo combinato ha avuto necessità di revisione (p < 0,001).
Anche il follow-up post operatorio evidenzia un divario significativo: il 96% dei pazienti operati con solo C-Arm ha avuto bisogno di controlli radiologici post operatori, contro appena il 5,2% di quelli trattati con tecnologia combinata (p < 0,001).
Il tempo mediano di degenza è stato di 5 giorni, con differenze statisticamente significative per età e genere, senza impatti rilevanti sul costo complessivo delle ospedalizzazioni.
Lo studio dimostra che l’integrazione delle tecnologie O-Arm e C-Arm non solo aumenta la precisione chirurgica, ma riduce le complicanze e ottimizza la gestione post-operatoria, inserendosi pienamente nelle attività multidisciplinari del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (Dairi) diretto da Antonio Maconi.
Chi desidera può sostenere la ricerca del Dairi e dell’Ospedale di Alessandria cliccando qui.