Eradicata la Ludwigia peploides a Palazzolo Vercellese
Società
2 Agosto 2025
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15:34 Logo Newsguard
La curiosità

Eradicata la Ludwigia peploides a Palazzolo Vercellese

Operazione dei guardiaparco delle Aree protette del Po piemontese in un canale irriguo colonizzato dalla pianta invasiva

PALAZZOLO VERCELLESE – Completata nei giorni scorsi un’importante operazione di eradicazione della Ludwigia peploides a opera dei guardiaparco dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese. All’opera in un canale irriguo nel territorio comunale. L’intervento è stato condotto in collaborazione con il Settore Sviluppo sostenibile, biodiversità e aree naturali della Regione Piemonte e il Centro Ricerche Enea di Saluggia,. Secondo le indicazioni regionali per il contenimento delle specie esotiche invasive di interesse unionale (Ias).

La Ludwigia peploides è una pianta erbacea perenne di origine americana introdotta in Italia come ornamentale, ma che oggi è considerata altamente invasiva per la biodiversità acquatica. In questo caso, aveva colonizzato un tratto di canale di irrigazione. Prima dell’eradicazione, chiuso il corso d’acqua a valle con una rete a maglie fini per intercettare i frammenti vegetali rilasciati.

Rimozione effettuata manualmente e con l’uso di rampini e rastrelli, per un totale di circa mezzo metro cubo di materiale. Trasportato poi all’aia della Grangia di Pobietto per l’essiccazione al sole e la successiva distruzione mediante combustione. Il cumulo è stato protetto con rete per evitare la dispersione da parte degli animali.

Monitoraggio previsto

Un sopralluogo di verifica è già programmato tra un mese per valutare l’efficacia dell’operazione e stabilire se si renderà necessario un secondo intervento in autunno.

La Ludwigia peploides è classificata come pericolosa in quanto si sviluppa rapidamente e può riprodursi per frammentazione. Colonizzando i margini di corsi d’acqua stagnanti o a lento flusso. I suoi popolamenti provocano deossigenazione dell’acqua, accumulo di materia organica, riduzione della profondità e ostacoli all’attività agricola.

Ai sensi del Decreto Legislativo 230/2017, ne è vietata la detenzione, coltivazione, trasporto, commercializzazione, utilizzo e rilascio nell’ambiente.

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