Alessandria, sindacati in allerta contro la privatizzazione del servizio idrico
Società
Redazione  
8 Agosto 2025
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20:16 Logo Newsguard
L’incontro

Alessandria, sindacati in allerta contro la privatizzazione del servizio idrico

Bilanci 2024 in ritardo e incertezza sul futuro dell’azienda: cresce la tensione tra Amag e le rappresentanze dei lavoratori

ALESSANDRIA – Si è svolto il 5 agosto 2025 un incontro cruciale tra le Organizzazioni Sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, la Rsu aziendale e la dirigenza del Gruppo Amag. Al centro della discussione, la ventilata privatizzazione del servizio idrico, tema che ha sollevato forti riserve tra i lavoratori e le sigle sindacali.

Inoltre, le sigle sindacali hanno chiesto di chiarire lo stato dei bilanci consuntivi 2024 e le future strategie aziendali.

Bilanci 2024 tra ritardi e criticità normative

Durante l’incontro, l’amministratore delegato del gruppo Amag ha comunicato che il bilancio di Amag Reti Gas è stato approvato lo scorso 1° agosto. Quello di Amag Reti Idriche invece, è stato completato ma resta in attesa di approvazione, prevista entro la fine del mese. I ritardi sarebbero dovuti a fattori complessi.

Da un lato, l’attesa di risposte ministeriali sui fondi Pnrr destinati al servizio idrico; dall’altro, l’esito pendente di un interpello rivolto ad Arera per chiarimenti su alcune voci di bilancio relative agli anni precedenti nel comparto gas.

Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato che tali ritardi aumentano l’incertezza sulla continuità aziendale, auspicando che l’approvazione di tutti i rendiconti, compreso il consolidato, possa contribuire a stabilizzare la situazione.

Privatizzazione del servizio idrico: il nodo centrale

Il vero punto di frizione emerso durante la riunione riguarda l’orientamento strategico espresso dai vertici aziendali. È stata infatti confermata l’intenzione di avviare una gara a doppio oggetto per Amag Reti Gas, con l’obiettivo di cedere fino al 90% della società a un soggetto privato. Ma soprattutto, è emersa la possibilità di applicare lo stesso schema anche alla gestione del servizio idrico integrato, aprendo la porta a un gestore unico privato che assumerebbe il controllo operativo dell’intero ambito.

L’area interessata è vasta e strategica, comprendendo i territori di Alessandria, Novi Ligure, Comuni Riuniti, Val d’Orba e numerosi altri comuni. Una decisione che, secondo i sindacati, rischia di compromettere definitivamente la natura pubblica della gestione idrica e di smantellare l’assetto industriale del gruppo.

Il progetto di privatizzazione del servizio idrico non è nuovo, ma ora si configura in termini concreti e imminenti. Le sigle sindacali hanno ricordato di aver già manifestato la propria opposizione durante lo sciopero dei lavoratori Amag, nelle sedi istituzionali – tra cui il Comune di Alessandria e la Prefettura – e in diversi comunicati precedenti.

Per i sindacati, si tratta di un’operazione pericolosa che potrebbe ridurre i livelli occupazionali, indebolire la governance pubblica e privare i cittadini di un controllo diretto su un servizio essenziale. L’assenza di garanzie sul mantenimento del personale, soprattutto per i dipendenti della holding Amag, alimenta il clima di sfiducia.

Il confronto tra azienda e rappresentanze sindacali è stato aggiornato a settembre. Le sigle sindacali attendono che in quell’occasione vengano fornite garanzie reali in merito alla continuità occupazionale e che si apra un dialogo costruttivo sul futuro della gestione pubblica dei servizi.

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