Cuore di Zampa in difficoltà: la raccolta fondi per aiutare
Animali, Società
Marco Bertoncini  
11 Agosto 2025
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08:35 Logo Newsguard
L'appello

Cuore di Zampa in difficoltà: la raccolta fondi per aiutare

Servono fondi per sostenere l'attività dei volontari

VALENZA – Da dieci anni, l’associazione Cuore di Zampa è un punto di riferimento silenzioso ma insostituibile per il benessere animale in città. Se da una parte l’attività dei volontari è quella legata al monitoraggio (con sterilizzazioni del caso) della presenza dei gatti nelle colonie feline cittadine, dall’altro ci si occupa del recupero e della cura dei gatti abbandonati ma, in maniera minore, si interviene anche su cani in difficoltà, in affiancamento con le guardie zoofile. L’impennata dei costi sta tuttavia mettendo a dura prova la sostenibilità delle attività. «Siamo tutti con l’acqua alla gola – afferma con franchezza la presidente storica Cinzia Alba – e oggi più che mai abbiamo bisogno di donatori regolari, anche di chi può offrire solo 5 o 10 euro al mese».

Negli ultimi tempi, i rincari generalizzati hanno colpito anche il mondo del volontariato: «Il cibo costa il doppio rispetto all’anno scorso – spiega Alba – e molte spese veterinarie sono insostenibili senza aiuti esterni». Il Comune di Valenza ha recentemente concesso un contributo di 1.000 euro (e ospitato i volontari con un banchetto informativo nella serata di San Giacomo), comunicato dall’assessore al Welfare Animale Rossella Gatti, ma ogni anno l’associazione spende cifre molto più alte per sterilizzazioni, cure e interventi urgenti.

Oggi Cuore di Zampa può contare su soltanto su una manciata di volontari attivi, e nessun gattile. Gli animali trovati vengono ospitati nelle case private dei volontari, con tutti i limiti del caso. «Quando gli stalli sono pieni, siamo costretti a dire no, anche se ci costa molto», aggiunge Alba. In mancanza di uno spazio pubblico, ogni soccorso richiede risorse, tempo, cure e denaro.

I chiarimenti

«La differenza tra un gatto di colonia e uno abbandonato è evidente – spiega Alba – il primo non si lascia avvicinare, il secondo ti viene incontro e chiede aiuto». Negli ultimi mesi, l’associazione ha recuperato diverse femmine incinte e cucciolate, salvate grazie alla tempestività dei volontari.

Per sostenere le attività è attiva una raccolta fondi su GoFundMe, accessibile online fino a novembre, ma è possibile contribuire anche con bonifico bancario (l’iban è IT59 S 05034 48680 000000005621). «Servirebbero anche aziende disposte a sostenerci con contributi annuali: per alcune realtà sono cifre piccole, ma per noi sarebbero decisive», sottolinea la presidente. L’associazione spera di intercettare un mecenatismo diffuso, anche piccolo ma costante.

Anni di svolta

Il contributo dell’associazione, in questa decina d’anni ha trasformato la gestione del randagismo a Valenza: «Quando siamo arrivati noi, la situazione era al collasso. Senza Cuore di Zampa, la città sarebbe molto più in difficoltà», afferma Alba. La mancanza di fondi rischia di annullare anni di interventi silenziosi ma determinanti: dai cani recuperati da situazioni di abbandono estremo alle colonie feline oggi stabili grazie alla sterilizzazione.

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