Non solo Siena: paese che vai, palio che trovi
Il Bravìo delle Botti a Montepulciano
Società
Massimo Brusasco  
15 Agosto 2025
ore
23:00 Logo Newsguard
La notizia della buonanotte

Non solo Siena: paese che vai, palio che trovi

La tradizione di Asti. A Montepulciano il Bravìo delle Botti. E ad Ascoli....

ALESSANDRIA – Il palio dell’Assunta, che si corre il 16 agosto, è uno dei più noti. Ma in Italia… paese che vai, palio che trovi.

Si tratta di eventi capaci di fondere storia, tradizione e una passione civica che si rinnova di anno in anno. A prima vista possono sembrare semplici manifestazioni folcloristiche, ma in realtà rappresentano una connessione profonda con il passato, un filo che lega le generazioni e definisce l’identità di un luogo.

 

Asti, per cominciare

Uno degli esempi più celebri è il Palio di Asti, che si vanta di essere il più antico d’Italia, con documenti che ne attestano l’esistenza già dal 1275.

A differenza di Siena, la corsa si svolge in una piazza triangolare e i fantini corrono “a pelo”, senza sella, rendendo la gara ancora più estrema e pericolosa. Le batterie eliminatorie e la finale vedono i fantini dei rioni e dei borghi astigiani darsi battaglia in una competizione mozzafiato, preceduta da un corteo storico sfarzoso che rievoca l’epoca medievale.

 

La Giostra del Saraceno

Un’altra manifestazione iconica è la Giostra del Saracino di Arezzo. Non si tratta di una corsa, ma di una vera e propria giostra cavalleresca che si tiene in Piazza Grande. I cavalieri dei quattro quartieri aretini devono colpire un bersaglio posto sullo scudo di un fantoccio, il “Buratto”, che rappresenta il “Re delle Indie”.

La particolarità sta nel fatto che, una volta colpito, il Buratto ruota su se stesso, cercando di colpire il giostratore con una mazza snodata, una prova di abilità e coraggio che non ammette distrazioni.

 

La Quintana di Ascoli

Spostandoci nelle Marche, troviamo la Giostra della Quintana di Ascoli Piceno, una delle più spettacolari e complesse. I cavalieri dei sei sestieri si affrontano in un percorso a forma di otto, cercando di infilare con la lancia gli anelli appesi al braccio di un manichino che impersona il dio Marte.

La gara si svolge su tre “assalti”, dove ogni cavaliere ha l’opportunità di dimostrare la propria destrezza. La Quintana è un evento che celebra la cavalleria e la maestosità, con costumi e allestimenti di grande pregio storico.

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Il Bravìo delle Botti

Infine, non si può non menzionare il Bravìo delle Botti di Montepulciano, un esempio unico e singolare. Qui, la competizione non coinvolge cavalli, ma botti del peso di 80 kg che devono essere spinte dai “spingitori” delle otto contrade lungo un arduo percorso in salita di 1,8 km attraverso le strette vie del borgo. È una prova di forza e resistenza fisica straordinaria, che testimonia la fatica e la dedizione dei partecipanti. Il nome “Bravìo” deriva da “Bravium”, il panno dipinto con l’immagine di San Giovanni Decollato, patrono della città, che viene consegnato alla contrada vincitrice.

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