Un milione e mezzo per il tartufo: il piano della Regione
Economia
Redazione  
16 Agosto 2025
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10:19 Logo Newsguard
L’investimento

Un milione e mezzo per il tartufo: il piano della Regione

Il Piemonte ha approvato un documento strategico che punta a proteggere e valorizzare una delle eccellenze gastronomiche più note al mondo

TORINO – Con uno stanziamento di oltre 1,5 milioni di euro, la Regione Piemonte ha approvato il nuovo Piano triennale 2025-2027 per il tartufo, un documento strategico che punta a proteggere e valorizzare una delle eccellenze gastronomiche più note al mondo: il tartufo piemontese.

A comunicarlo è l’assessore alla Tartuficoltura Marco Gallo, che ha definito l’iniziativa come “un impegno concreto per proteggere e valorizzare un’eccellenza della nostra gastronomia”.

Il piano, previsto dalla Legge Regionale n. 16/2008, si articola in quattro macro-aree di intervento, con l’obiettivo di salvaguardare il tartufo piemontese in tutte le sue dimensioni – ambientale, economica, culturale:

  • Tutela e salvaguardia: particolare attenzione sarà rivolta alle tartufaie naturali, soprattutto quelle del prezioso Tuber magnatum Pico (tartufo bianco d’Alba), per garantirne la continuità e la rigenerazione.

  • Valorizzazione del marchio: previste campagne promozionali per rafforzare l’identità del tartufo piemontese sui mercati nazionali e internazionali, in sinergia con il Piano Nazionale della Filiera del Tartufo.

  • Innovazione e formazione: saranno finanziate attività di ricerca e percorsi formativi per gli operatori del settore, al fine di costruire una filiera moderna e sostenibile.

  • Organizzazione e coordinamento: sarà istituito un gruppo interdirezionale per garantire una gestione efficiente e mirata dei fondi pubblici.

Tartufo: investimenti e impatto economico

Il budget complessivo è pari a 1.525.860 euro per l’intero triennio. Per l’anno in corso, il piano di attività prevede l’impiego di 674.927 euro, comprendendo anche risorse non spese in progetti precedenti. Secondo l’assessore Gallo, il piano rappresenta una risposta concreta all’urgenza di tutelare il tartufo piemontese dai rischi legati ai cambiamenti climatici, oltre che un mezzo per sostenere una filiera che genera oltre 100 milioni di euro di indotto ogni anno.

“Il tartufo è un simbolo identitario che unisce agricoltura, cultura e turismo esperienziale”, ha dichiarato Gallo, sottolineando come la “cerca e cavatura”, l’antica arte di ricerca, sia essa stessa patrimonio Unesco e vada protetta.

Il progetto vedrà il coinvolgimento di enti, associazioni e comunità locali, tutti impegnati in un’azione congiunta per difendere un prodotto che rappresenta il Piemonte nel mondo.

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