Alessandria, detenuto aggredisce tre agenti nel carcere San Michele
Cronaca
18 Agosto 2025
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L'accaduto

Alessandria, detenuto aggredisce tre agenti nel carcere San Michele

Momenti di tensione nell’istituto penitenziario: tre poliziotti feriti, il Sappe chiede il trasferimento immediato del detenuto

ALESSANDRIA – Nuovo episodio di violenza al carcere San Michele, dove nella tarda mattinata di oggi un detenuto nordafricano, già protagonista in passato di eventi critici, ha aggredito tre agenti della Polizia Penitenziaria.

Erano circa le 11 quando l’uomo si è rifiutato di rientrare in cella senza alcuna motivazione apparente. All’arrivo dell’agente di sorveglianza, accompagnato da due colleghi, il detenuto si è scagliato contro di loro con pugni e calci, provocando lesioni tali da richiedere il trasporto al Pronto Soccorso.

La posizione del sindacato

A denunciare l’accaduto è stato il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE). «Ancora una volta assistiamo a un episodio che dimostra quanto sia difficile e pericoloso il lavoro della Polizia Penitenziaria. Un fatto gravissimo, che non può restare senza conseguenze», ha dichiarato Vicente Santilli, segretario del sindacato.

Il SAPPE ha chiesto l’immediato trasferimento del detenuto in un istituto fuori regione, ritenendo la misura necessaria sia per garantire la sicurezza del personale sia per favorire un percorso rieducativo rispettoso delle regole.

Le dichiarazioni di Capece

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha espresso solidarietà agli agenti feriti e ha ribadito la necessità di risposte forti: «I responsabili degli atti di violenza in carcere devono essere puniti. Se sono detenuti stranieri, devono essere espulsi; se connazionali, devono scontare la pena in un’isola, magari riaprendo Pianosa o l’Asinara».

Capece ha inoltre richiamato il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di qualche settimana fa, in cui il Capo dello Stato ha sottolineato l’importanza di garantire risorse adeguate al sistema penitenziario, affinché ogni detenuto possa ricevere un trattamento fondato sul rispetto delle regole e della Costituzione.

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