Bobbio: «Cerco la coppia di casalesi che mi ha aiutato dopo la caduta»
L'ospedale di Bobbio
Società
Marco Bertoncini  
23 Agosto 2025
ore
08:23 Logo Newsguard
L'appello

Bobbio: «Cerco la coppia di casalesi che mi ha aiutato dopo la caduta»

Samuele, 24 anni, è caduto il giorno di Ferragosto discendendo dal monte Penice. Sono stati due monferrini ad accompagnarlo in ospedale

BOBBIO (PC) – È un appello semplice, ma carico di riconoscenza e umanità, quello lanciato da Stefania, madre di un giovane motociclista di Bobbio, che il giorno di Ferragosto è stato soccorso da una coppia di Casale Monferrato dopo una caduta in moto. Il ragazzo, Samuele, 24 anni, si trovava da solo quando è scivolato lungo una curva mentre rientrava dal Passo del Penice. Ora cerca i suoi soccorritori: «Vogliamo solo dire grazie».

Verso le 11.30 del 15 agosto, Samuele è caduto riportando un trauma alla mano. Dopo i primi momenti di confusione e dolore, si è accorto di aver bisogno di aiuto. È stato allora che una coppia tra i 50 e i 60 anni, a bordo di un’auto, si è fermata e si è offerta di accompagnarlo all’ospedale di Bobbio.

«Mi hanno chiesto se avevo bisogno, e io ho detto di sì», racconta Samuele. «Mi hanno portato al pronto soccorso e sono rimasti con me finché non sono stato accettato. Sono stati gentilissimi».

L’appello (senza esito) sui social

La madre, Stefania, ha pubblicato un messaggio su un gruppo Facebook molto seguito, “Sei di Casale Se (Senza Limitazioni)”, nella speranza che qualcuno riconoscesse la coppia:

«Buona sera a tutti. Questa mattina verso le 11.30, zona Bobbio, una coppia di Casale Monferrato ha dato un passaggio fino all’ospedale di Bobbio a mio figlio che era dolorante sulla strada dopo una caduta in moto. 😔
Se per caso leggete: Grazie, grazie, grazie. Mille volte grazie».

Nonostante la forte condivisione del post e decine di commenti solidali, finora nessuno si è fatto vivo.

Samuele, nel frattempo, ha scoperto di avere una lesione al tendine del mignolo, e dovrà sottoporsi ad accertamenti. «Fisicamente sto bene, anche se c’è una ferita al dito che deve essere seguita. Ma ci tenevamo a ritrovare queste persone, solo per ringraziarle».

L’unico indizio: i due soccorritori avrebbero detto di provenire da Casale Monferrato, e sembravano non conoscere bene la zona. Proprio da qui nasce l’idea di rivolgersi ai gruppi locali sui social e ai media locali.

Chiunque possa fornire informazioni o si riconosca nella descrizione può scrivere a m.bertoncini@ilpiccolo.net: faremo da tramite con la famiglia.

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