Infradito, la calzatura antica è diventata di massa
Hanno attraversato millenni e culture: dalle élite faraoniche agli agricoltori giapponesi
ALESSANDRIA – Le infradito furono inventate oltre 3500 anni fa nell’antico Egitto. All’epoca non erano affatto un accessorio comune: potevano indossarle solo il faraone, i suoi familiari, i sacerdoti e i ceti più ricchi. Simbolo di prestigio e distinzione, erano considerate un vero e proprio status symbol.
Dal Giappone ai contadini
In Giappone, le infradito furono adottate come calzatura tradizionale dei contadini, ma con una variante particolare: venivano indossate insieme ai tabi, speciali calze con la separazione dell’alluce. Questo adattamento le rese pratiche e funzionali anche per chi lavorava nei campi.
La svolta brasiliana
Negli anni Sessanta, il governo brasiliano cercò di diffondere le infradito tra le classi più povere, anche con finalità sanitarie. Fu proprio in Brasile che nacque la versione moderna: morbida, leggera, colorata e accessibile a tutti. Da lì iniziò la loro diffusione globale, fino a diventare le compagne inseparabili delle vacanze estive.