Alessandria, via Giordano Bruno: il blitz dei Carabinieri
ALESSANDRIA - Nella mattinata di ieri, i Carabinieri – a conclusione di un’attività investigativa che ha permesso di appurare la…
ALESSANDRIA – È stato eseguito questa mattina lo sgombero dello stabile di via Giordano Bruno 26, da tempo occupato e al centro di situazioni di grave disagio sociale.
L’operazione è stata condotta dagli agenti della Polizia Municipale e della Polizia di Stato, con il coordinamento del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, cui hanno preso parte anche la Prefettura, la Questura e il Cissaca.
Il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, ha espresso un sentito ringraziamento a tutti gli operatori coinvolti: “Dopo mesi di lavoro in stretta collaborazione, oggi si è arrivati a una soluzione necessaria per una situazione che durava da troppo tempo. Ringrazio le agenti e gli agenti intervenuti, e tutti coloro che hanno lavorato al nostro fianco”.
Nel suo commento, il primo cittadino ha posto l’accento su un contesto sempre più critico: “Il tema è sempre lo stesso, purtroppo: povertà crescente e di diversa estrazione, su cui si fa fatica a intervenire”.
Abonante denuncia un quadro aggravato da tagli strutturali ai servizi sociali e politiche abitative sempre più carenti: “Non aiuta per nulla l’impoverimento dei programmi dedicati ai servizi sociali, né il disinteresse verso le politiche per la casa. È evidente il fallimento della gestione dei CAS, ridotti a condizioni minime di decenza, a scapito degli operatori e dei Comuni”.
Un ulteriore elemento di criticità riguarda gli edifici di proprietà privata lasciati all’abbandono, che spesso diventano rifugio per situazioni di fragilità estrema: “In questo scenario di tagli e mancanze, pesa anche lo stato di abbandono di alcuni immobili privati, che contribuiscono al degrado e al disagio urbano”.
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