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CASTELLAR PONZANO – Un ritrovamento storico di grande rilievo arricchisce il patrimonio documentario del Castello Sforzini.
Negli archivi privati della dimora è infatti emersa una lettera autografa del 1764 di Don Giuseppe Maria Guasone, il sacerdote giacobino che, il 14 giugno 1800, contribuì in modo decisivo alla vittoria di Napoleone Bonaparte nella Battaglia di Marengo.
Il testo, redatto da un giovane Guasone appena ventenne, affronta questioni locali legate a gestione delle acque e dissidi agrari, ma rappresenta la prima testimonianza scritta finora nota del futuro protagonista della storia europea. La datazione colloca la nascita di Guasone attorno al 1745, chiarendo che aveva tra i 50 e i 60 anni al momento della battaglia.
La rilevanza di questa scoperta va ben oltre la storia locale: nel 1800 Don Guasone organizzò infatti il guado dello Scrivia per consentire alle truppe francesi di Desaix di raggiungere il campo di battaglia. Una mossa che ribaltò le sorti dello scontro, consegnando a Napoleone il controllo dell’Italia settentrionale.
«Questo ritrovamento cambia tutto: ci permette di passare dalla leggenda alla documentazione», sottolinea Luca Sforzini, attuale proprietario del Castello e promotore del suo recupero culturale. «Il Castello di Castellar Ponzano non è solo un monumento, ma un archivio vivente, capace di restituire alla storia figure dimenticate come Don Guasone».
Il documento è oggi custodito nell’Archivio del Castello Sforzini e sarà oggetto di ulteriori studi e pubblicazioni nei prossimi mesi.
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