AdlCobas: è sciopero contro le pratiche antisindacali
"La proprietà - raccontano - ha tentato di comprare i nostri delegati e iscritti, proponendo loro di abbandonare AdlCobas per passare alla Uil"
TORTONA – Attraverso un comunicato stampa diffuso nella mattinata di oggi, lunedì 8 settembre, AdlCobas annuncia lo sciopero immediato al magazzino Rivalta Spedizioni di Torre Garofoli, di proprietà di Vero Group, in risposta a un’escalation di comportamenti inaccettabili e profondamente antisindacali.
‘Regali’ per abbandonare AdlCobas
“Negli ultimi giorni – raccontano dal sindacato – abbiamo assistito a un episodio di gravità inaudita: la proprietà ha tentato di comprare i nostri delegati e iscritti, proponendo loro di abbandonare AdlCobas per passare alla Uil. L’offerta, una palese provocazione, includeva promesse di maggiori guadagni e la possibilità di ricevere un preavviso sui test antidroga. È evidente che la proprietà ha cercato di indirizzare i lavoratori verso chi, invece di difendere davvero gli interessi di chi lavora, preferisce accomodarsi e chiudere gli occhi”.
Chiudere la trattativa per ticket e premio natalizio
“Le lavoratrici e i lavoratori – continuano nell’esposizione del proprio punto di vista – hanno diritto a un sindacato libero, indipendente, che non si pieghi alle pressioni padronali e che non accetti compromessi sulla pelle di chi ogni giorno produce ricchezza. Non accetteremo che il nostro sindacato venga attaccato in questo modo ignobile. Non permetteremo che l’intimidazione e la corruzione diventino la norma. Per questo, non faremo un passo indietro sulle nostre richieste: la rimozione immediata della capo magazzino responsabile di questa operazione antisindacale; una netta e pubblica presa di distanza del committente dal comportamento indegno del fornitore; la chiusura della trattativa di secondo livello con cui rivendichiamo un aumento del ticket mensa di 3 euro e un premio di Natale di 500 euro”.
“Ai tentativi di Vero Group di farci apparire “pretestuosi e minacciosi” – chiosano da AdlCobas – rispondiamo che stiamo esercitando il diritto costituzionale di sciopero e che non prenderemo lezioni da chi prova a corrompere i lavoratori violando la legge. La nostra forza è la nostra unità, la libertà sindacale non si vende!”