Alessandria, sabato 13 la manifestazione per la Palestina

Oltre cento associazioni in piazza Santo Stefano per chiedere la rottura dei rapporti con Israele e sostenere la Global Sumud Flottillia

ALESSANDRIA – Sabato 13 settembre si terrà la manifestazione per la Palestina ad Alessandria, promossa dal Coordinamento regionale per la Palestina, che riunisce oltre cento associazioni piemontesi.

L’appuntamento è fissato alle ore 15.30 in piazzetta Santo Stefano, da dove partirà un corteo che attraverserà la città per denunciare il dramma in corso a Gaza e sostenere la Global Sumud Flottillia, attualmente in viaggio verso la Striscia con aiuti umanitari.

L’iniziativa si svolgerà in contemporanea in tutte le province del Piemonte e rappresenta il primo passo di una più ampia mobilitazione regionale che culminerà il 20 settembre a Torino, con un nuovo corteo a partire da piazza Statuto alle 14.30.

Palestina, un appello alla Regione: “Rompere i rapporti con Israele”

L’obiettivo principale della manifestazione per la Palestina ad Alessandria è quello di fare pressione sulla Regione Piemonte affinché interrompa ogni forma di collaborazione politica, economica e militare con Israele. Una presa di posizione netta, motivata – secondo gli organizzatori – dalla necessità di condannare senza ambiguità quello che viene definito un genocidio del popolo palestinese.

Le associazioni promotrici chiedono inoltre che la Regione si schieri apertamente a favore delle iniziative civili e pacifiche come la Global Sumud Flottillia, che sta cercando di rompere simbolicamente l’assedio a Gaza portando aiuti umanitari alla popolazione stremata da mesi di bombardamenti e isolamento.

Alla manifestazione per la Palestina ad Alessandria parteciperanno, oltre alle associazioni aderenti al Coordinamento, anche numerose comunità islamiche locali, movimenti pacifisti e gruppi di solidarietà internazionale. L’appello è stato rilanciato con forza anche attraverso i canali social, invitando la cittadinanza a partecipare “con coraggio, con amore, con determinazione”.

La manifestazione si inserisce in un clima di crescente mobilitazione a livello nazionale ed europeo, dove sempre più realtà chiedono un cessate il fuoco immediato, l’apertura di corridoi umanitari e un impegno concreto delle istituzioni locali a rompere il silenzio.

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