Progetto Illuminate, ad Alessandria un modello innovativo contro l’ipercolesterolemia
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Redazione  
12 Settembre 2025
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La ricerca

Progetto Illuminate, ad Alessandria un modello innovativo contro l’ipercolesterolemia

Un paziente su quattro ad alto rischio cardiovascolare non segue terapie

ALESSANDRIA – Prosegue il progetto di ricerca Illuminate, promosso dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria e dall’Asl Al, con l’obiettivo di sviluppare un modello innovativo di presa in carico dei pazienti con ipercolesterolemia primaria, familiare e non familiare.

Particolare attenzione è rivolta alla prevenzione secondaria, ovvero ai soggetti che hanno già subito un evento cardiovascolare maggiore .

Progetto Illuminate, big data e approccio multidisciplinare

L’ipercolesterolemia primaria rappresenta uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. Il 34,8% dei decessi infatti, è attribuibile a eventi aterotrombotici, con cardiopatia ischemica responsabile nel 10,4% dei casi e l’ictus ischemico nel 9,2% .

Dall’analisi preliminare dei dati raccolti in provincia di Alessandria tra il 2019 e il 2023, emerge che un paziente su quattro a molto alto rischio non assume alcuna terapia ipolipemizzante. Un risultato che trova conferma nello studio nazionale Santorini (2023), secondo cui circa un terzo dei pazienti ad altissimo rischio non segue trattamenti farmacologici .

A circa nove mesi dall’avvio, il progetto ILLUMINATE ha portato alla creazione di un cruscotto di indicatori (Kpi), utile a monitorare l’efficacia delle terapie, l’aderenza alle linee guida e l’uso appropriato delle risorse sanitarie. Questo strumento punta a ridurre sprechi e migliorare gli esiti di salute .

Il progetto coinvolge cardiologi, diabetologi, internisti, medici di base, laboratoristi, farmacisti e ingegneri clinici. Le analisi si basano sull’impiego dei big data, grazie al contributo del Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Informatica in Medicina del DAIRI e del DiSIT dell’Università del Piemonte Orientale.

«L’utilizzo dei big data ci consente di leggere in modo nuovo la complessità clinica e organizzativa legata all’ipercolesterolemia – spiega Annalisa Roveta, responsabile dei Laboratori di Ricerca del DAIRI –. Stiamo costruendo indicatori concreti che supportano le decisioni cliniche, con l’obiettivo di garantire percorsi di cura più appropriati ed efficaci».

Nei prossimi mesi i ricercatori lavoreranno alla stratificazione del rischio, alla definizione delle raccomandazioni operative e alla validazione pilota del cruscotto, consolidando così un modello che mira a innovare la presa in carico dei pazienti.

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