Ovadese, la sfida con l’Alessandria vale per i libri e per i punti
Sport
Edoardo Schettino  
14 Settembre 2025
ore
06:56 Logo Newsguard
L'analisi

Ovadese, la sfida con l’Alessandria vale per i libri e per i punti

Oggi al Geirino alle 15.30

OVADA – Si sono già idealmente incrociate nel corso dell’estate le rotte di Ovadese e Alessandria che oggi si troveranno al Geirino per uno scontro diretto che, comunque vada, rimarrà un evento nella storia del calcio cittadino. La società grigia ha strappato a quella presieduta dal presidente Gian Paolo Piana Mattia Piana, attaccante tra i principali protagonisti del bel campionato dello scorso anno. Anche Edoardo Cirio, terzino sinistro in procinto di trasferirsi alla corte di Luca Carosio ha invece scelto di indossare la maglia grigia. I due contribuiscono a formare l’organico da corazzata che deve assicurare alla società del presidente Barani e del mister Alberto Merlo il salto in Serie D. Per l’Ovadese è l’occasione di vivere un pomeriggio da grande e provare a risollevarsi dopo il KO subito domenica scorsa a Dronero.

Non sarà facile perchè l’Alessandria arriva per fare risultato dopo la vittoria di misura ottenuta contro il Cuneo. Si attendono spalti gremiti con un piano di gestione concordato con le Forze dell’Ordine per essere sicuri che tutto proceda per il meglio. Dovrà esserci spazio solo per la passione sportiva. Curiosa la posizione di quegli ovadesi che di norma tifano anche Alessandria e per un giorno avranno il “cuore diviso” tra due passioni.

Quadro tattico

L’Ovadese ha lavorato tutta la settimana per preparare l’evento al meglio. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: come supportare Romei, al momento unica punta a disposizione di mister Carosio. A Dronero si sono viste le due opzioni: quella più coperta prevede la linea mediana con la cerniera collaudata formata da Bosic e Genocchio con Margaglio più avanzato. Nella seconda ipotesi Margaglio stesso scala a centrocampo con l’ingresso di Amendola, l’ultimo a aggregarsi all’organico di mister Carosio. Non si scompone quest’ultimo. “Per me – spiega – è una partita che vale tre punti come tutte le altre”.

L’allenatore sa che per muovere la classifica sarà comunque necessaria una partita di grande sforzo e dedizione alla causa. Tra i simboli di questa Ovada c’è il capitano Francesco Gaione. Il portiere è cresciuto nel vivaio dei grigi. “Siamo consapevoli – ha spiegato in settimana – di dover giocare una grande partita. L’Alessandria è forte ma anche noi abbiamo un’ottima rosa. Molti di questi giocatori li abbiamo già affrontati in questi anni in altre situazioni”.

 

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