Nasce Move Care: trasporti per screening oncologici
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Redazione  
15 Settembre 2025
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Nasce Move Care: trasporti per screening oncologici

Un nuovo servizio facilita l’accesso agli screening mammografici nei presidi di Casale, Acqui e Ovada

TORINO – Parte da Alessandria il progetto “Move Care”, un’iniziativa innovativa che unisce mobilità e prevenzione oncologica. L’obiettivo? Abbattere le barriere logistiche e favorire l’adesione agli screening.

Promosso da Asl Alessandria e Agenzia della Mobilità Piemontese (Amp), il servizio sarà attivo dal 29 settembre. Inizialmente, interesserà gli screening mammografici nei presidi ospedalieri di Casale Monferrato, Acqui Terme e Ovada.

Move Care: un alleato per la salute pubblica

Il nuovo servizio è stato ideato per sostenere il programma “Prevenzione Serena”, mettendo a disposizione dei cittadini un trasporto dedicato, sicuro e accessibile. Il tutto, a un costo simbolico di 5 euro andata e ritorno. Per i possessori di tessera di libera circolazione regionale, il servizio sarà gratuito.

La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata telefonicamente al numero 0175 478 816, operativo dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Asl Alessandria, Amp, Csi Piemonte, Moeves, Consorzio Scat e altri operatori del territorio, in una logica di rete che punta a integrare salute, accessibilità e sostenibilità. Secondo il direttore generale dell’Asl Alessandria, Francesco Marchitelli, «Move Care consente a tutti di accedere agli screening oncologici, superando le difficoltà legate agli spostamenti e promuovendo una cultura della prevenzione».

Il sostegno delle istituzioni regionali

Anche la Regione Piemonte ha espresso il proprio appoggio all’iniziativa. L’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, ha dichiarato: «Move Care è un progetto che pone al centro la salute delle persone, eliminando ostacoli pratici e incentivando la prevenzione, primo strumento per salvare vite».

Sulla stessa linea anche la presidente dell’Amp, Cristina Bargero, che ha sottolineato come la mobilità possa diventare uno strumento di inclusione e cura, anticipando che questa prima fase fungerà da test per future estensioni del servizio.

Infine, l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, ha evidenziato che «Move Care rappresenta in pieno la missione del nostro assessorato: fare della mobilità un diritto al servizio della persona». Un modello virtuoso di collaborazione tra sanità, territorio e tecnologia, che potrebbe segnare un cambio di paradigma nel modo di concepire i servizi pubblici.

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