Il nuovo ospedale di Alessandria entra nella programmazione Inail: disponibili 410 milioni di euro
Il presidente Cirio e l’assessore Riboldi: «Entro gennaio 2026 la gara per la progettazione. Struttura fondamentale per il territorio»
ALESSANDRIA – La Direzione regionale dell’Assessorato alla Sanità, dopo la valutazione del parere espresso da Agenas, ha comunicato all’Azienda ospedaliero-universitaria di Alessandria l’archiviazione della proposta di partenariato pubblico-privato (Ppp) per la costruzione del nuovo presidio. Con questo passaggio si apre la strada all’inserimento definitivo dell’opera nella programmazione Inail, con risorse certe e tempi chiari per l’avvio della progettazione.
«Il nuovo ospedale di Alessandria è inserito a pieno titolo nella programmazione Inail e sono disponibili i 410 milioni di euro necessari per la sua realizzazione» dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi. La gara per la progettazione sarà bandita entro gennaio 2026, con l’obiettivo di arrivare alla definizione del progetto di fattibilità tecnica ed economica entro il 31 dicembre 2026.
Secondo Cirio e Riboldi, “l’inserimento nella programmazione Inail permette di garantire efficienza, economicità e una corretta gestione delle risorse pubbliche, principi alla base delle scelte strategiche dell’assessorato”. Un passo considerato decisivo per dotare il territorio di una struttura sanitaria moderna e funzionale, capace di rispondere ai bisogni della comunità alessandrina e della provincia.
Ravetti: “Ora si volta pagina”
«Prendiamo atto della comunicazione dell’assessorato regionale alla Sanità relativa all’inserimento del nuovo ospedale di Alessandria nella programmazione Inail e dell’addio all’ipotesi del partenariato pubblico e privato. – le parole del vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Ravetti (Pd) – Da tempo sollecitavamo valutazioni che solo ora sono giunte al termine. Forse i tempi avrebbero potuto essere più brevi. In ogni caso, da ora si volta pagina. Continueremo a monitorare il procedimento per informare e coinvolgere al meglio gli operatori sanitari e i cittadini. Nel frattempo, chiediamo che alla Sanità ospedaliera e quella territoriale si restituisca appieno il senso del diritto costituzionale alla salute».